Il Paese si salva se salviamo il lavoro

Il Paese si salva se salviamo il lavoro

Il Paese si salva se salviamo il lavoro  
SAN MARINO 19 APRILE 2011 – I lavoratori dell’ASA di  Rovereta si sono fermati un’ora per chiedere equità, trasparenza e sviluppo. Seconda tappa oggi pomeriggio  della mobilitazione “Noi amiamo San Marino” promossa dalla Federazione Lavoratori Industria della CSU.
Davanti ai cancelli della fabbrica molti cartelli e uno striscione con scritto “Il Paese si salva se salviamo il lavoro. Accordi subito”. Messaggio diretto all’Anis e al Governo.
“L’Associazione industriali da tre anni non firma il contratto, un lungo e ingiustificabile tira e molla legato a pochi decimali dell’inflazione. Così tra tasse razziali  e blocchi contrattuali si scarica il peso della crisi sulle buste paga dei lavoratori dipendenti”,  accusano i segretari della FLI-CSU, Enzo Merlini e Giorgio Felici. Che puntano il dito anche contro l’Esecutivo: “Il Gruppo ASA, azienda  storica di San Marino con molte attività anche in Italia,  chiede da tempo la possibilità  di investire e ampliare la produzione, ma dalla politica non arrivano risposte”.    
E proprio uno dei punti chiave della mobilitazione sindacale è  il rilancio dell’economia. “Perdiamo posti di lavoro ogni settimana – affermano Merlini e Felici-  eppure mancano strategie di sviluppo e sostegno all’economia reale. Insieme al blocco dei rapporti  con l’Italia, che sta togliendo ossigeno alle tante imprese sane, si aggiunge un’assenza di iniziative e progetti in grado di attirare nuova economia e nuova occupazione”.  
La mobilitazione nelle fabbriche continua. Altri tre appuntamenti in calendario questa settimana:  domani, mercoledì  20 aprile,  mezz’ora di sciopero (dalle 14,30 alle 15)  dei lavoratori SCM Industria (ES) e manifestazione dei dipendenti dell’azienda Tonelli a fine orario di lavoro (dalle 17 alle 19). Giovedì è invece la volta dei lavoratori DECA con uno stop di mezz’ora (dalle 12 alle 12,30)

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