Le volontarie della protezione civile faticano ad arginare le proteste «Le barelle dei pazienti non ci passavano più da quanti erano».
ADRIANO CESPI – Un allarme unico. Lanciato, prima, dall’Ordine degli infermieri. E ribadito, poi, dalla Cgil sanità. Proprio pochi giorni fa: «I medici e gli infermieri sono pochi, soprattutto al pronto soccorso dell’Infermi. Se non arriverà nuovo personale, se non verrà potenziato il servizio, ad agosto saranno guai. Seri». Ed è quello che puntualmente si è verificato. Ancor prima di agosto. Lunedì. E ieri. Con persone, malate, doloranti, costrette ad attendere anche 18 ore prima di essere visitate, curate e rimandate, finalmente, a casa (leggi altro articolo in pagina). Oppure ricoverate. Denuncia Lucia Lamarra, volontaria della protezione civile in servizio al pronto soccorso di Rimini. «Quella di lunedì è stata una giornata campale per gli operatori sanitari che operano nelle emergenze. (…)
Articolo dal Corriere di Romagna