Il Psd critica, ma non troppo, il decreto Mussoni. Agenzia Dire Torre 1

Il Psd critica, ma non troppo, il decreto Mussoni. Agenzia Dire Torre 1

 LAVORO. DECRETO MUSSONI, PSD: SBILANCIATO SUI FRONTALIERI   

FELICI: NON C’E’ URGENZA, SIAMO DI FRONTE AD UN BLITZ   

Un decreto che da’ troppo potere alla  politica, sbilanciato verso i frontalieri e di cui non si capisce  l’urgenza. E che potrebbe anche essere “il primo step per  arrivare alle agenzie private del lavoro, un vecchio pallino, tra  gli altri, dell’Anis”. Il Partito dei socialisti e dei  democratici fa le pulci al decreto per la semplificazione ed  efficienza del mercato del lavoro, illustrato pubblicamente ieri  dal segretario di Stato competente, Francesco Mussoni. E se non  e’ una bocciatura poco ci manca.      In primo luogo, spiega alla stampa il capogruppo, Claudio  Felici, “non c’e’ urgenza: siamo di fronte a un blitz”. Inoltre  “governo e maggioranza hanno opinioni diverse ed e’ un vulnus  molto grave”. Ma non e’ solo una questione di metodo, bensi’  anche di contenuti, aggiunge il presidente del partito Denise  Bronzetti, sottolineando come il decreto non segua la strada di  “armonizzare i trattamenti tra dipendenti pubblici e privati e  cambia molte cose anche rispetto alla riforma della Pubblica  amministrazione”.  Diversi dunque i punti critici, a  partire da una liberalizzazione che tocca principalmente i  frontalieri a discapito dei sammarinese e dei residenti: “Ci sono  molti sgravi per le aziende, senza che si conoscano le coperture,  e stipendi piu’ bassi, dunque forte precarieta’ e  indeterminatezza per i lavoratori sammarinesi”, si spiega del  Psd. Inoltre, “gran parte delle deliberazioni tornano nelle mani  della politica, della commissione per il Lavoro”. Preoccupano  anche la possibilita’ per le aziende di avere il 30% di Cocopro e  la sanatoria per il lavoro nero: “Con 300 euro a lavoratore ci si  mette a posto”.      Pollice alzato invece per la richiesta nominativa e per il  part time ai frontalieri. Ma fatto sta, sottolinea Bronzetti, che  “dietro ogni passaggio del decreto c’e’ qualcosa in piu’. E’  stato finemente costruito”. Al di la’ delle dichiarazioni,  aggiunge il segretario del Psd, Gerardo Giovagnoli, “e’ una  riforma mascherata da decreto”, che affronta le emergenze solo di  una parte, le aziende. Insomma, taglia corto il numero uno di via  Ordelaffi, “non e’ stato fatto un buon lavoro e il modo di  procedere e’ da dilettanti allo sbaraglio”.

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