Emilia Romagna: voglia di paradisi fiscali. Sono 7.451 i cittadini emiliano- romagnoli residenti nei paradisi fiscali, in base agli ultimi dati dell’Aire, l’anagrafe degli italiani all’estero.
Lo ha reso noto la direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate, sottolineando che i dati collocano l’Emilia-Romagna al primo posto nella classifica degli italiani espatriati in Paesi a fiscalita’ privilegiata: le mete preferite risultano San Marino, con 6.263 residenti, Monaco (192) e Costarica (163). Secondo i dati elaborati dall’Agenzia delle Entrate, in base alle ultime informazioni dell’Aire, l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero, un italiano su quattro, fra coloro che hanno scelto di risiedere in un paradiso fiscale, è originario dell’Emilia Romagna.
L’Emilia distacca Lombardia e Lazio, che hanno rispettivamente 4243 e 2943 cittadini residenti in paradisi esteri. Anche fra i marchigiani c’è una massiccia presenza in paradisi fiscali: sono 1518, e anche loro – ovviamente – prediligono San Marino.
A livello provinciale è Rimini a guidare la graduatoria dei contribuenti ‘in paradiso’, con 5.576 i soggetti che hanno scelto di trasferire la propria residenza nella repubblica del Titano; segue, a distanza, Forli’-Cesena, con 486 posizioni sospette, e Bologna con 451.
Con l’introduzione dello scudo fiscale, i soggetti sotto la lente del fisco possono far emergere le eventuali attivita’ detenute irregolarmente all’estero con il pagamento di un’ imposta straordinaria del 5%. La speciale copertura assicurata dallo Scudo opera fino a concorrenza degli importi esposti nella dichiarazione riservata. Il contribuente che intende opporre agli uffici dell’Agenzia delle Entrate gli effetti dello Scudo deve farlo in sede di inizio delle ispezioni oppure entro i 30 giorni successivi alla notifica dell’atto di accertamento.
‘’Abbiamo strumenti molto forti per agire e li stiamo usando – afferma il Direttore Regionale dell’Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna, Antonino Gentile – I riscontri bancari e gli incroci delle banche dati ci consentono di individuare le attivita’ detenute nei paesi a fiscalita’ privilegiata, attivita’ che sono considerate costituite mediante redditi sottratti a tassazione per presunzione di legge. Tocchera’ all’ interessato dimostrare il contrario’’. (ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com)