Il Resto del Carlino San Marino: Murray annuncia azioni legali per recuperare i suoi soldi

Il Resto del Carlino San Marino: Murray annuncia azioni legali per recuperare i suoi soldi

Il Resto del Carlino San Marino (mercoledì 11 maggio 2016)

Murray annuncia azioni legali per recuperare i suoi soldi

CONTO MAZZINI L’IMPRENDITORE BRITANNICO HA TESTIMONIATO IERI POMERIGGIO NEL CORSO DEL PROCESSO

SEI milioni di euro messi a disposizione nel 2005 della Polider dell’uomo d’affari brasiliano Daniel De Magalhaes e finiti alla Fondazione per la promozione economica e lo sviluppo, per gli inquirenti riconducibile a Claudio Podeschi. Sono quelli che ha versato e che ora dice farà di tutto per recuperare, l’imprenditore britannico Simon Murray che ieri ha deposto nell’udienza pomeridiana del processo sul Conto Mazzini. Soldi che sarebbero dovuti servire per alcuni progetti di investimento a San Marino. Non solo un grande albergo, ma anche una compagnia telefonica, una banca e perché no un casinò. Tutti progetti sulla carta, ma che hanno attirato l’attenzione di Murray che ha affidato i suoi soldi a De Magalhaes che intratteneva rapporti con Pietro Silva che nella Fondazione aveva un ruolo di primo piano. Era lui il ‘gancio’ sammarinese, sul Titano conosceva tutti. Quei grandi progetti presto finirono in nulla, si realizzò soltanto l’acquisizione, per 500mila euro, dell’80% delle quote di San Marino Telecom. Murray ha chiuso ogni tipo di affare e ha detto di aver avviato azioni legali per il recupero di quel denaro. Nella giornata che ha visto protagonista l’imprenditore britannico, in primo piano ci sono stati anche i rapporti tra Claudio Podeschi, Biljana Baruca e l’Aman Resort. Anche in questo caso si parla di un hotel ‘stellato’, con tanto di sala da gioco, che sarebbe dovuto nascere sul Titano. E anche in questo caso non se ne fece nulla. Il primo a deporre in mattinata è stato il segretario di Stato allo Sport, Teodoro Lonfernini. Il ministro sammarinese ha confermato i contatti tra il governo e la catena alberghiera. Ha confermato la sua presenza a una visita all’Aman Resort di Venezia di una delegazione sammarinese composta anche dagli allora Capitani Reggenti nella quale è stata ‘visionata’ la struttura. Visita alla quale ha partecipato anche Podeschi che, allora, non ricopriva incarichi istituzionali. Lonfernini ha dichiarato di aver avuto un paio di incontri anche con Giovanni Lega, l’avvocato italiano della catena alberghiera e di Paul Phua, l’ex ambasciato di San Marino in Montenegro. Ieri ha deposto in aula anche Lega che ha ricostruito il percorso seguito per conto di Amman Resort sul Titano. Un progetto naufragato anche per la difficoltà di acquistare un terreno sulla quale poter far sorgere quell’hotel extra lusso.

do.fi.

 

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