Il voto di San Marino all’ONU sul cessate il fuoco in Palestina, la riflessione di Alessio Muccioli

Il voto di San Marino all’ONU sul cessate il fuoco in Palestina, la riflessione di Alessio Muccioli

Riceviamo e pubblichiamo

“Il dibattito sull’adesione all’Europa rischia di far passare in sordina, il voto di ieri all’assemblea generale dell’ONU sulla risoluzione 153 che chiede un cessate il fuoco in Palestina.
Il fatto che la risoluzione sia passata a larga maggioranza, non deve sminuire la portata del voto sammarinese; avviene infatti in un contesto europeo dove paesi come Italia, Germania, Olanda, Regno Unito e Ungheria hanno fatto registrare la loro astensione.
La Serenissima ha invece affermato col suo voto l’unica strada possibile, che è anche  ragion d’ essere storica   per una entità statuale di 61kmq completamente fagocitata da un altro stato.
Non solo un voto consapevole nella valutazione del contesto in oggetto, la situazione in Palestina, appunto; ma una dichiarazione che, nel rispetto della storia e dei valori di San Marino deve rappresentare una ragion d’essere, una difesa ad oltranza della pace come valore, della pace come “mezzo” per costruire un mondo migliore.
L’ esempio storico di San Marino, può e deve essere fattore geopolitico, esempio concreto come solo attraverso la pace e il dialogo sia possibile la determinazione di una Repubblica  autonoma, alla quale , non a caso nell’ 800 guardavano tanti Repubblicani Rivoluzionari italiani ed europei.
Solo la difesa ad oltranza della pace, intesa nel più ampio significato del termine e quindi declinata al rispetto degli altri, al valore della democrazia, all’apertura al dialogo e al rispetto degli altri può porre un argine alla aberrante violenza, all’imposizione della legge del più forte che, a quanto pare negli ultimi anni si sta via via sempre più imponendo ad ogni latitudine.
Un voto che dimostra libertà di scelta e rispetto della propria storia, poiché non è data  libertà senza pace.
Qualora la posizione non si dimostrasse caso isolato potrebbe porre San Marino, anche nel contesto di una prossima adesione all’ Europa, quale depositario di questi valori all’interno della comunità, valori sicuramente presenti ma che recentemente appaiono diluirsi in altro, dove San Marino potrebbe diventare catalizzatore di energie positive.
C’ è grande bisogno del ritorno della politica, con la P maiuscola come si dice in questi casi, vera necessità di riallinearsi ai principi fondanti dell’Europa: libertà, uguaglianza e…promozione della pace, appunto.”

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