IlSole24Ore, residenze fittizie di Italiani di Liguria ed Emilia Romagna

IlSole24Ore, residenze fittizie di Italiani di Liguria ed Emilia Romagna

Sole 24 Ore

Emilia e Liguria passano al setaccio 10mila residenze

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Quasi 8mila in Emilia-Romagna e altre 2.300 in Liguria.
È di oltre 10mila il numero delle persone che, nelle due regioni, sono entrate nel mirino dell’agenzia delle Entrate perché, pur essendo residenti in paesi a fiscalità privilegiata in almeno uno degli anni 2006, 2007 0 2008, presentano tuttavia «significativi indizi che fanno presumere in Italia il centro dei propri interessi familiari ed economici». In pratica, il Fisco presuppone che la residenza di queste persone in quei territori sia solo fittizia e che il centro dei loro interessi professionali, economici, familiari e sociali sia in realtà in Italia. Secondo l’agenzia delle Entrate, i «furbetti», in tutta la penisola sarebbero circa 10mila (si veda «il Sole 24 Ore» del 4 agosto).

Per gli 8mila emiliano-romagnoli entrati nel mirino del Fisco, l’agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna fa sapere con una nota che le residenze più ambite sono San Marino (6.655 persone), Monaco (217), Uruguay ( 86), Costa lUca (167), Emirati Arabi Uniti (104), Singapore (59), Ecuador (56) e Isole Bermuda (4°).

Per quanto riguarda invece i 2.300 liguri che saranno sottoposti ai controlli, la meta più ambita è il vicino Principato di Monaco, con 1.502 residenti. Seguono diversi paesi dell’America Latina, quali Uruguay (208), Ecuador (i49) e Costarica (70), quindi gli Emirati Arabi Uniti (75), San Marino (67) Hong Kong (40) e Singapore (34).

In tutti i casi l’attività di cortrollo sulle residenze fittizie avviata dall’agenzia delle Entrate vede anche il coinvolgimento dei Comuni. Ma il lavoro si preannuncia lungo: in Emilia-Romagna si stima che si potrà avere un quadro preciso della dimensione del fenomeno, soprattutto in termini economici, non prima dell’estate 2010.Del resto, stavolta non si indaga su società offshore, ma su persone identificate secondo alcuni precisi parametri ed elementi. E non si tratta solo di verificare il reddito, il possesso di imbarcazioni o di altre proprietà di lusso, la titolarità di contratti di affitto oppure di utenze domestiche. Gli indicatori per supportare i controlli e le verifiche sulle residenze fittizie all’estero sono sempre più specifici e con un alto tasso di affidabilità: si va dalla lunga permanenza in località italiane, dimostrata dai voli di rientro dall’estero, alla partecipazione a concerti, sfilate di moda, così come dagli eventi mondani tenuti in diverse città italiane, alla frequente apparizione in trasmissioni televisive nazionali. Sotto la lente del Fisco passano anche i vari contratti con case discografiche e compagnie assicurative italiane che il più delle volte contribuiscono a dimostrare che quella estera è una residenza soltanto di comodo. Altro elemento rilevante e applicabile a tutti i contribuenti sospettati di evasione internazionale è la presenza in Italia degli affetti familiari, e la volontà di questi di conservare nel Belpaese i propri interessi economici, professionali e sociali.

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