IlSole24Ore con Lionello Mancini ha definito la Repubblica di San Marino un ‘antistorico paradiso fiscale’ e, con Roberto Galullo,
‘rifugio’ e ‘base’ del porno’.
Purtroppo Mancini è stato un ‘profeta’ nell’anticipare con il suo articolo la bocciatura di Moneyval.
Purtroppo pure Galullo ci ha azzeccato nel preconizzare la ricaduta della ventilata pornotax italiana sul territorio sammarinese. A tassa non ancora introdotta ‘già 5 o 6 soggetti‘, cioè ‘imprenditori’ italiani del settore, ‘si sono trasferiti sul Titano‘.
A darne notizia è David Oddone su L’Informazione di San Marino.
Oddone ha intervistato in proposito Massimo Reffi, titolare della Epm, ‘famosa per realizzare cd e dvd anche per le case pronografiche‘.
Reffi, preoccupato per l’arrivo di tanti nuovi concorrenti, ha detto fra l’altro: ‘fino ad un anno, un anno e mezzo fa le ditte concorrenti in Italia sconsigliavano di comprare prodotti a San Marino, perché altrimenti sarebbero stati nell’occhio del ciclone, per via dei controlli da parte della Guardia di Finanza. Così a parità di condizioni noi siamo sempre stati penalizzati e abbiamo subito questa situazione. Adesso invece la faccenda si è ribaltata e tutti vengono nella nostra Repubblica. Tanto, basta domiciliarsi da un commercialista ed il gioco è fatto. La legge è fatta per i più furbi e vale per tutte le attività.
Quelli che oggi vengono sul Titano però, non portano certo ricchezza al Paese e se le cose vanno male prendono il computer sotto braccio e se ne vanno. Chi sta male è chi come noi non può andare via perché ha una attività stabile‘.