INAUGURATA NUOVA MENSA E CUCINA DELL”INFERMI’ UN PROGETTO PER L’INTRODUZIONE DI CIBI BIOLOGICI: RESOCONTO

INAUGURATA NUOVA MENSA E CUCINA DELL”INFERMI’ UN PROGETTO PER L’INTRODUZIONE DI CIBI BIOLOGICI:  RESOCONTO

Un tempo si diceva che per guarire dalle malattie bisognava mangiare bene. Un assunto che deriva dalla ‘saggezza popolare’ e che ha ancora una sua attualità. Certo gli stili di vita, e l’alimentazione in primis, sono importanti per la prevenzione, ma anche quando si è malati, e ricoverati in ospedale, mangiare bene è importante. Senza contare poi gli aspetti psicologici del gustare il cibo: il buon umore che deriva dall’aver mangiato una pietanza che è piaciuta potrebbe essere un elemento in più per rimettersi prima. Di sicuro poi, aver fatto un buon pasto è importante per riprendere a lavorare con motivazione.

Ormai da tempo l’attenzione ai menù per i pazienti ospedalieri e per gli operatori sanitari è alta. Basti pensare all’iniziativa della pizza in corsia, che sta continuando ad avere successo tra i pazienti. E a questa si aggiunge ora un progetto per l’introduzione, graduale, di alimenti biologici. A questo però adesso, all’Ospedale ‘Infermi’ di Rimini, si aggiungono anche ambienti della cucina e della mensa assolutamente all’altezza, grazie ai lavori di ristrutturazione appena terminati e che sono stati inaugurati questa mattina.

In apertura di lavori il direttore sanitario del Presidio Opsedaliero di Rimini-Santarcangelo, Paolo Masperi, ha ricordato come ‘con questi lavori abbiamo sanato, e in maniera ottima, una situazione problematica che ci portavamo dietro ormai da tempo’, e ha puntato sull’elemento ‘qualità’ che in nuovi locali rappresentano. Il direttore generale dell’Azienda Usl Marcello Tonini ha ribadito l’intenzione di qualificare sempre più l’offerta sanitaria a tutto tondo delle strutture ospedaliere, che in questo caso è sfociata nel potenziamento del servizio di refezione all’interno dell’ospedale, mentre altre realtà hanno deciso di esternalizzarlo. ‘Questo è un altro tassello – ha aggiunto Tonini – del recupero strutturale che stiamo mettendo in piedi in questa Azienda negli ultimi anni, per colmare un gap storico, ma che è sempre più piccolo’.

Quindi il capo cuoco, Antonio Cecchetti, ha illustrato gli aspetti migliorativi dei nuovi locali, sottolineando come siano le procedure e le normative relative alle caratteristiche organolettiche, ma anche igienico-sanitarie dei cibi siano non solo rispettare, ma anche ‘superate’. ‘Ogni giorno la cucina dell”Infermi’ – ha detto Cecchetti -, ‘sforna’ tra i 1.300 e i 1.500 pasti per i pazienti, cui si aggiungono altri 280 pasti per la mensa aziendale. I menù variano a seconda della stagione, in modo da inserire sempre il più possibile alimenti freschi e gustosi, e vi è una particolare attenzione agli abbinamenti e alla preparazione di pasti che si addicano per quanto possibile alle condizioni climatiche del momento’. Tanto per fare un esempio, pasta e fagioli e lasagne d’inverno, insalata di riso e insalata di mare in estate. I contorni sono sempre costituiti da verdure di stagione. Vi è un’attenzione, sempre per quanto possibile, all’utilizzo di cibi prodotti localmente.

La cucina dell”Infermi’ è tra l’altro dotata di una macelleria interna che lavora la carne, oltre che per se’, anche il presidio ospedaliero di Riccione-Cattolica e la Casa Protetta di Montescudo, e produce i pasti anche per l’ospedale di Santarcangelo, dove vengono veicolati. Tutti gli spostamenti dei pasti sono effettuati in appositi contenitori che rispettano le più innovative disposizioni.

Dal punto di vista tecnico, i lavori per la cucina e la mensa sono stati sviluppati in più fasi per consentire la continuità del servizio, hanno riguardato una superficie complessiva di circa 1.300 metri quadrati comprensivi del locale mensa, spogliatoi, vani tecnici e altri locali di servizio.

La mensa, che ha 84 posti, raddoppiati rispetto ai 42 della mensa ‘vecchia’, sarà operativa da lunedì 6 aprile. Alla cucina e agli altri locali operativi si arriva da percorsi dedicati; grande attenzione è stata volta a tutti i collegamenti, sia quelli di accesso del personale di cucina, sia quelli funzionali alla catena alimentare che inizia il suo ciclo dalla consegna delle merci e finisce con il carico dei carrelli di distribuzione. L’intervento sviluppato in due fasi di circa 12 mesi l’una tra la fine del 2006 e il 2008 (ciò anche per consentire il montaggio degli arredi e attrezzature) ha di fatto reso maggior funzionalità al servizio, che diventa oggi adeguato a rispondere alle crescenti esigenze dell’Azienda, dà professionalità agli operatori dedicati e colloca la ‘struttura cucina’ tra le più moderne ed attrezzate oggi presenti nei settori industriali, pur mantenendo interna e centrale la gestione.

Durante questo intervento oltre agli adeguamenti impiantistici e la messa a punto di tutte le disposizioni di sicurezza sono stati eseguiti lavori di miglioramento strutturale, sono state realizzate nuove compartimentazioni, e sta continuando il percorso di adeguamento alle norme antincendio come dal programma determinato dal progetto direttore.

Il costo complessivo dell’intervento ammonta ad un milione e mezzo di euro circa, oltre a circa 700mila euro per arredi ed attrezzature tutti finanziati dall’Azienda. A curare la progettazione, l’Unità Operativa ‘Attività Tecniche’, con il dirigente Enrico Sabatini Responsabile del Procedimento e dagli ingegneri Laura Carlini (progettista), Fabio Fiorentini (Direzione Lavori), geometra Enrico Panigalli (Direzione Operativa), i periti Andrea Balducci, Giovanni Carlini, oltre all’ingegner Andrea Rossi per la parte termomeccanica. I lavori sono stati svolti dalle ditte Spell e Tec Impianti di Altamura di Bari.

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