Sul grande ‘biscotto’ (che è una rotonda un po’ troppo allungata) che si vuol costruire tra via Portofino e via Siracusa, in quel di Marebello di Riminisi si consumerà, probabilmente, l’ennesimo ‘strappo amoroso’ nella ‘fibrillante’ maggioranza che governa Rimini.
Questa mattina in Commissione terza ne abbiamo sentite di tutti i colori da alcuni consiglieri (di maggioranza o forse no) che la sanno lunga: Via Portofino è una truffa, ci hanno fregato, in Quartiere 3 nel parere espresso, prima dell’adozione del vigente PRG (1994), ce l’avevano raccontata diversa!!
E’ vero (dicono i nostri consultori) gli abbiamo dato un indice edificatorio altissimo a quella scheda ( 0,68 mq/mq.), ma ci dovevano fare il sottopasso ferroviario gratis, ma anche (emerge da carte ufficiose che girarono in quartiere a quel tempo) un autosilo interrato di 150 posti auto, con sopra una piazza pedonale attrezzata aperta verso Via Siracusa e la cessione delle aree per la realizzazione della viabilità di PRG contenuta nel P.P.
A noi pare che la frittata sia stata fatta quella volta, in sede di adozione, e poi di approvazione del vigente PRG.
Forse qualcuno sognava romanticamente, forse qualcuno era più sveglio, comunque ‘carta canta’ e gli atti ufficiali dicono 0.68 mq/mq (tre volte in più che dalle altre parti diciamo noi)!!
Mentre nessuno ha il coraggio (e la forza) di cambiare decisioni già prese, la priorità (quella dichiarata) é di aprire il sottopasso entro il 2010, ma non solo, ci facciamo dare anche un po’ di terra per fare, nel bel mezzo del ‘Ghetto turco’, una scuola materna e un asilo nido (solo un po’ di terra non la scuola, ci mancherebbe) così, anche questa volta, si riesce (un po’ maldestramente) a far quadrare il cerchio dell’interesse pubblico e dell’interesse privato; questa è la posizione espressa dall’Ass. Gamberini e dai tecnici comunali.
Abbiamo chiesto di vedere la convenzione proposta dai privati al Comune, così come le tavole della relativa proposta progettuale, che sono ancora ancora ‘secretate’, e che ci vengano mostrati i rapporti con l’intorno edificato e con quanto ancora è da realizzare, tra cui la stazione del TRC.
Abbiamo chiesto di vedere un quadro tecnico economico che dimostri inequivocabilmente, conti alla mano, i vantaggi e gli svantaggi, di un’operazione che ci fa perdere migliaia di metri quadri di superstandard, che sono soldi, mica brustolini.