Incidente Michael Antonelli, parte il processo per gli organizzatori della gara in cui restò gravemente ferito il ciclista di San Marino

Incidente Michael Antonelli, parte il processo per gli organizzatori della gara in cui restò gravemente ferito il ciclista di San Marino

A distanza di quasi 4 anni dall’incidente che spedì in stato vegetativo il giovane ciclista di San Marino Michael Antonelli e a 16 mesi dalla morte per Covid, sta per partire il processo per gli organizzatori della sfortunata corsa ciclistica del 2018.

Ieri è stata diffusa la notizia della fissazione della prima udienza preliminare nel tribunale di Pistoia per il 9 maggio.

L’incidente

Era il 15 agosto 2018 e la giovane promessa del ciclismo Michael Antonelli, all’epoca 19enne, stava partecipando alla 72esima edizione della Firenze-Viareggio, gara classica per dilettanti, sulla montagna pistoiese. Lungo la discesa di Monte Oppio poco prima della località di Limestre, nel comune di San Marcello Pistoiese, il corridore tesserato per la Mastromarco Sensi Nibali di Lamporecchio uscì di strada finendo in una scarpata. Lo schianto fu violentissimo: il ragazzo finì ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Careggi di Firenze, con un grave trauma cranico, provocato dal colpo contro un palo, contusioni varie e lacerazioni polmonari. Grazie alle cure dei sanitari e alla sua tempra rimase in vita ma non si svegliò mai più.

La morte

Michael ha continuato a lottare sostenuto dall’amore dei propri cari e di tutta la comunità sammarinese fino al 3 dicembre 2020 quando il Covid compromise fatalmente il suo sistema respiratorio.

Il processo

Dopo la morte del ragazzo, vennero riaperte le indagini per fare luce sulle eventuali responsabilità di quel tragico incidente, su spinta della famiglia che presentò perizie e documentazioni. In base alle nuove indagini il Pm ha chiesto il processo per il presidente della società organizzatrice della 72ª Firenze-Mare e il direttore di gara contestandogli l’omicidio colposo. Secondo gli investigatori la loro colpa è quella di non avere adottato le necessarie cautele soprattutto nel tratto di discesa del Monte Oppio, non predisponendo adeguate protezioni morbide come potevano essere balle di paglia, senza peraltro segnalare con mezzi e personale in loco il pericolo rappresentato da quel tratto.

Nei giorni scorsi è stata fissata la prima udienza preliminare nel tribunale di Pistoia per il 9 maggio, con i due imputati assistiti e difesi dall’avvocato Nuri Venturelli di Roma, mentre per la parte offesa sono stati chiamati a comparire Luca Antonelli, padre di Michael, e la madre Marina Mularoni, assistiti dagli avvocati Fausto Malucchi di Pistoia e dagli avvocati Alberto e Fiorenzo Alessi del Foro di Rimini.

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