Incontro governo e capigruppo consiliari

Incontro governo e capigruppo consiliari

Alla vigilia del Consiglio grande e
generale tira una brutta aria tra maggioranza e opposizione. E
l’incontro di questa mattina tra i segretari di Stato per le
Finanze e gli Esteri, Pasquale Valentini e Antonella Mularoni e i
rappresentanti di maggioranza e minoranza sull’evoluzione dei
rapporti con l’Italia, anche alla luce della conferenza stampa di
martedi’ scorso a Roma, sembra avere peggiorato la situazione.
Tant’e’ che, a faccia a faccia concluso, a nome di tutta
l’opposizione- gia’ questo un segnale importante- il consigliere
dei Democratici di centro, Giovanni Lonfernini, non nasconde
l’amarezza: “Il lavoro fatto partendo dall’odg approvato
all’unanimita’ in Consiglio e’ stato messo in secondo piano.
Siamo assolutamente insoddisfatti”. Durante l’incontro, prosegue,
non sono emerse novita’, ma le solite emergenze. E il governo
“tradisce lo spirito dell’odg confermando la sua
autosufficienza”.
In questo momento “emerge una posizione debole e anomala”,
stigmatizza Lonfernini, con la minoranza che boccia anche l’idea
del governo di ricorrere a una missiva dei Capitani Reggenti per
il presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano. Si
sarebbe dovuto giocare con migliore accortezza l’ultima carta a
disposizione, insomma, anche per rispetto della piu’ alta carica
istituzionale sammarinese.
Al termine, lo stesso segretario di Stato Valentini conferma
che, malgrado gli ultimi tentativi, “da Roma non si hanno
risposte ufficiali sulla necessita’ di un incontro politico”. E
sull’annunciata lettera dei Reggenti, il ministro motiva
l’accordo del congresso di Stato perche’ “rientra nell’impegno
preso con il Consiglio per sensibilizzare la controparte
italiana, fino al Capo di Stato, per sollecitare l’apertura di un
tavolo di trattative”.
Anche il tema dei conti pubblici e’
stato portato sul tavolo, anticipando brevemente la relazione che
lo stesso Valentini portera’ ai consiglieri, nella sessione
parlamentare che si aprira’ domani. “Il mio riferimento dira’
quali direzioni nell’immediato si possono prendere”, anticipa il
segretario di Stato. Di fronte alla riduzione dell’Igr e della
monofase, “dobbiamo pensare a contenere le spese e a nuove
entrate- prosegue- poi governo e maggioranza dovranno prendere
una decisione, per essere pronti a meta’ luglio con la proposta
del programma economico”. Il ministro non entra nei dettagli
della proposte ma ne traccia il profilo: “Rispetto al settore
pubblico, si dovranno vedere ulteriori economie oltre alla
riforma strutturale in corso, per vedere se ci sono dei margini
di contenimento”. Si’ alla riduzione di monofase, “se va nella
direzione di aumentare i consumi interni”. E sul fronte delle
imprese e del fisco, l’intenzione del governo e’ di portare
avanti “quanto preannunciato nella relazione fortemente condivisa
sulla legge quadro della riforma fiscale”.

La manovra di rigore, infine, puntualizza Luigi Mazza,
capogruppo Pdcs, dovra’ necessariamente trovare un equilibrio tra
le misure che si contrappongono alla contrazione delle entrate, e
quindi della spesa pubblica, e la salvaguardia del welfare: “E’
necessario- conclude- che le soluzioni non sacrifichino servizi
importanti per i cittadini come la sanita’ e servizi sociali per
i meno abbienti”.

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