Interpellanza di Libera sulla riorganizzazione della scuola nella Repubblica di San Marino

Interpellanza di Libera sulla riorganizzazione della scuola nella Repubblica di San Marino

Interpellanza di Libera sulla riorganizzazione della scuola nella Repubblica di San Marino

La decisione di chiudere la scuola elementare La Sorgente di Cà Caccio rappresenta per Città un duro colpo alle funzioni che il Castello dovrebbe esercitare nella sua veste di Capitale della Repubblica.

Una scuola, infatti, non rappresenta solo e unicamente il luogo della formazione educativa degli alunni, ma rappresenta un’istituzione culturale che fornisce apporti fondamentali nella vita di una comunità.

La scuola elementare di Città, grazie anche ai tanti insegnanti che si sono avvicendati negli ormai suoi due secoli di vita, ha comportato per l’intera comunità sammarinese un punto di riferimento nella definizione dei grandi cambiamenti sociali che l’hanno caratterizzata.

Una scuola, infatti, rappresenta il cuore pulsante di una comunità e la decisione assurda di chiuderla in quanto per l’anno scolastico 2021/2022 non ci sarebbero sufficienti nuovi alunni per la prima classe, rappresenta una giustificazione del tutto contestabile e di stampo prettamente economicista, che nulla o poco dovrebbe avere a che fare con decisioni politiche che piuttosto dovrebbero avere il compito di potenziare la socialità.

Ci sono soluzioni educative, tra l’altro individuate dalla ricerca di nuove e più produttive forme di insegnamento, che prevedono una maggiore apertura delle classi e superino le barriere imposte ora dalla divisione in classi chiuse. Forme transitorie in altre realtà locali sono già state adottate affinché la funzionalità dei plessi non venisse penalizzata.

Il gruppo consiliare di Libera interpella il governo affinché:

Si sappia se ha lavorato nella definizione del progetto un gruppo nominato dal Congresso di Stato o dal segretario di Stato con delega all’Istruzione;

Venga riferito chi sono le figure che sono state impegnate su tale progetto;

Quale base di dati di statistica demografica sono stati tenuti in considerazione e quali sono le drastiche differenze riscontrate con il recente passato in cui l’idea della chiusura del plesso scolastico non era mai stata presa in seria considerazione;

Quali decisioni il gruppo di lavoro abbia adottato e trasmesso al Congresso di Stato;

Quali approfondimenti sono stati fatti relativamente alla nuova organizzazione della didattica e quali elementi escludano possibilità organizzative che possono prevedere la presenza di un numero inferiore di bambini aventi la stessa età;

Quali valutazioni sono state fatte relativamente al depauperamento delle funzioni sociali e istituzionali che già così duramente hanno coinvolto la Capitale, fra cui ricordiamo quella dello spostamento delle funzioni religiose, quello del Tribunale Commissariale e di altri importanti uffici pubblici.

 

Libera

 

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