Interpellanza di Sinistra Unita sui redditi dei consiglieri

Interpellanza di Sinistra Unita sui redditi dei consiglieri

Interpellanza per richiedere un interpretazione ed un aggiornamento estensivo del comma terzo, articolo 7 della LEGGE QUALIFICATA 11 MAGGIO 2007 N.1
La presente interpellanza è rivolta al Congresso di Stato per conoscere se è intenzione dello stesso procedere a una interpretazione e ad un aggiornamento  estensiva del terzo comma, articolo 7 della LEGGE QUALIFICATA 11 MAGGIO 2007 N.1
In tale comma è richiesto ai candidati di presentare pubblicamente la propria dichiarazione dei redditi, in modo da creare un rapporto di maggiore fiducia tra elettore ed eletto. Sinistra Unita, in vari ordini del giorno sempre respinti, ha anche proposto che i consiglieri debbano annualmente dichiarare le loro movimentazioni di risorse economiche.
La norma in questione ha comunque precorso i tempi del percorso di trasparenza necessario per la creazione di un nuovo sistema sociale politico ed economico, che ottemperi agli obblighi di carattere internazionale. Come nel caso della lotta al riciclaggio, la quale prevede che per movimentare un alto livello di somme di danaro, una persona fisica, deve dimostrare di guadagnare in modo onesto un reddito conseguente.
Alla luce di questo principio, e sulla base delle recenti notizie a mezzo stampa, in particolare l’articolo di Mario Gerevini sul Corriere della Sera di domenica 8 aprile 2012, dove si legge della disponibilità di 657.000 euro a nome del Consigliere Gabriele Gatti e di 212.000 euro versati  in contante dal consigliere Fiorenzo Stolfi su conti correnti del Credito di Romagna
si interpella il Governo per conoscere:
•    se intende procedere ad una interpretazione e ad un aggiornamento estensivo della norma oggetto della presente interpellanza, prevedendo il caso che se nel corso della legislatura si verificano elementi che contrastano con i redditi dichiarati al momento della candidatura si possano prevedere sanzioni contro coloro che hanno omesso di dichiarare qualche elemento, ed in particolare se intende stabilire una soglia minima oltra alla quale la omessa dichiarazione implichi la decadenza del ruolo di consigliere;
•    se intende mantenere un monitoraggio costante ed annuale dei redditi dei consiglieri, e se intende a tale fine anche richiedere se esistono segnalazioni presso le autorità di vigilanza in particolare dell’AIF riguardanti membri del Consiglio Grande e Generale;
•    se intende, contrariamente ad altre situazioni dove si è proceduto contro il giornalista che ha fatto emergere i dati riportati, richiedere presso le varie autorità di vigilanza e controllo, di attivare i protocolli di scambio di informazioni necessari, anche al fine di permettere alla autorità giudiziaria di valutare eventuali ipotesi di reato per la detenzione delle suddette somme, in primis quella di riciclaggio;
Il Consigliere Alessandro Rossi
 
 Si associa  il Consigliere Ivan Foschi  per risposta scritta
 

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