Interpellanza Sinistra Unita su Asilio Nido Falciano

Interpellanza Sinistra Unita su Asilio Nido Falciano

Interrogazione (si chiede di avere risposta scritta)
Il governo ha manifestato l’intenzione di privatizzare il nido di Falciano, sostenendo che – stante le attuali finanze pubbliche- l’alternativa al nido privato sarebbe il niente, ovvero la struttura non utilizzata.
Lo Stato ha speso, tra acquisto dell’immobile  e sua sistemazione del nido di Falciano,  circa 3 milioni di euro. Ed ora il governo vuole dare tutto in mano ai privati.
Un regalo enorme ai privati quando contemporaneamente lo Stato paga (da 13 anni) l’affitto a privati per il nido di Murata, nido che manca di adeguati spazi esterni e che è stato inaugurato come sede provvisoria e temporanea.
Mi sembra quanto meno contraddittorio rinunciare ad un nido proprio  quando si paga l’affitto per strutture più anguste.
Anche la direzione del Nido è in uno stabile non di proprietà dello Stato per cui si paga l’affitto.
Per giustificare questa assurdità antieconomica  il governo  fornisce cifre da cui risulta un abisso tra i costi del pubblico (gran spendaccione) e del privato (gran risparmiatore).
Ma il governo paragona ciò che non è omogeneo, infatti le strutture private sono spazi bimbi (c’è un solo nido privato). Strutture che accolgono i bambini per un orario ridotto, che non forniscono il pasto né gli spazi del riposo, che hanno spazi interni ed esterni più ridotti, che hanno infine  meno personale).
 Nei nidi  la cucina interna è  appannaggio delle sole strutture pubbliche e credo che – potendo scegliere- anche Morri preferirebbe  il cibo preparato e mangiato sul posto.
Nelle strutture private accreditate inoltre solo un certo numero di famiglie può godere  della retta agevolata, le altre pagano di più pur usufruendo dello stesso servizio.
Inoltre tutta l’attività di formazione, che coinvolge operatori del pubblico e del privato,  è interamente a carico dello Stato, che la offre anche al privato.
Anche il personale amministrativo è a disposizione delle strutture private, vi é un distacco amministrativo interamente dedicato a seguire l’accreditamento dei privati. Anche questo è totalmente  a carico dello Stato.
Il governo fa paragoni tra servizi oggettivamente diversi e non considerando quanto mette a disposizione gratuitamente per i privati.
Quanto all’alternativa ricattatoria  tra privato o niente, chiaramente evidenzia il disimpegno del governo verso i servizi pubblici per la prima infanzia che sono invece un fiore all’occhiello per il paese e fortemente apprezzati  dalle famiglie. Ma non solo,il governo  ignora anche le proposte suggerite  degli stessi operatori del nido pubblico per ottimizzare il servizio e contenerne i costi. Si tratta di proposte, che prendendo a modello le strutture comunali della vicina Emilia Romagna, prevedono l’inserimento di fasce orarie di frequenza al nido che differenziano i costi e ottimizzano l’uso del personale e dei servizi. Ora le famiglie pagano nelle strutture pubbliche  l’utilizzo di un servizio a prescindere dalle ore di frequenza del bambino.
La questione è che le famiglie non hanno scelta, la carenza di posti pubblici le costringe ad indirizzarsi verso strutture private che offrono servizi non paragonabili a quelli pubblici. Queste ultime forse preferirebbero avere nelle loro tasche  i 26.000 auro annuali che lo Stato dice di spendere per bambino.
Fatte queste considerazioni interrogo il governo  per conoscere:
–          L’entità dell’affitto annuale che lo Stato sostiene per il nido di Murata e per la sede della Direzione del nido.
–          L’entità del costo annuale della formazione per i servizi per la prima infanzia.
–          L’entità del costo del personale amministrativo a disposizione delle strutture private.
–          Quanti posti intende accreditare nelle strutture private.
–          Se ha intenzione di prevedere per le strutture pubbliche modalità organizzative  per fasce orarie di frequenza che permetterebbero un’ottimizzazione dei costi e dell’utilizzo del personale e dei servizi.
–          Se intende dare alle famiglie che non riesco ad usufruire delle strutture pubbliche, la possibilità di avere direttamente il denaro che lo Stato spende annualmente per bambino.
 
Il Consigliere
Vanessa Muratori
 
San Marino 17 gennaio ’12
 
Sinistra Unita
 
Ordine del Giorno
 
A seguito della annunciata decisione del Congresso di Stato di volere procedere per la assegnazione a privati della gestione della struttura che conteneva la ex scuola materna di Falciano,
Considerato che, tale struttura ha avuto dei costi importanti per il suo riacquisto e per la sua ristrutturazione interamente sostenuti dallo Stato;
Considerato che lo Stato utilizza strutture private, per cui paga un affitto, sia per il nido di Murata, sia per la Direzione;
Valutato come, era in corso un confronto con la cittadinanza locale per definire il migliore utilizzo della struttura;
Tenuto conto che i risultati a miglior efficienza complessiva nell’uso delle risorse comuni si determina attraverso meccanismi di confronto reali con le realtà territoriali al fine di creare soluzioni condivise che abbiano il sostengo di tutta la cittadinanza locale;
Il Consiglio Grande e Generale,
Richiede al Congresso di Stato di sospendere la decisione adottata per la gestione della struttura in oggetto ed invita lo stesso a concludere il confronto con le realtà locali al fine di utilizzare al meglio le risorse comuni.

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