Interpellanza Upr su morte Perfetto

“Morte di Luciano Perfetto, un caso da riaprire.”
In questi giorni è tornata alla ribalta la notizia della tragica morte di Luciano Perfetto, dipendente della Tra. Ma, morto tragicamente sul luogo di lavoro.
Le valutazioni tecniche relative alla morte parlano di tragica fatalità.
La perizia autoptica ha messo in evidenza le ferite compatibili con la reggetta di metallo che si è sganciata finendogli in pieno petto; vicenda confermata anche dai successivi collegi peritali.
Di certo resta sospetta la sua presenza a San Marino, soprattutto ora che la procura di Lecce lo pone quale figura di spicco nel traffico di droga internazionale dell’operazione “Animal House”.
Per gli inquirenti italiani faceva da intermediario tra i clan pugliesi e si procacciava droga.
“Un nome noto alle forze dell’ordine – dice il capitano Biagio Marro del comando provinciale dei carabinieri di Lecce – che si muoveva tra la puglia e san marino per incontrare i capi dell’organizzazione criminale”. Numerosi gli incontri sul Titano, testimoniati nelle intercettazioni. Questo dalla primavera all’agosto 2010, fino al tragico incidente.
Ma se questo è un capitolo chiuso resta aperto il motivo della sua presenza alla Tra.ma quel giorno, accanto all’imballo dal quale si è sganciata la reggetta.
Alla luce degli ultimi sviluppi sulla morte di Luciano Prefetto
interpelliamo
Il Governo per sapere se è intenzione delle istituzioni riaprire il caso in modo da dipanare ogni tipo di dubbio.
Da quello che emerge l’ipotesi dell’infortunio sul lavoro, come si era pensato all’inizio, non è l’unica, anche considerando le anomalie che si sono verificate quel 23 agosto 2010, tra cui il ritardo nella chiamata dei soccorsi, il fitto intreccio di telefonate dei testimoni sul luogo dell’incidente.
I Consiglieri
Pier Marino Mularoni
Nicola Selva