Interpellanza su presunte relazioni non istituzionali fra membri del Congresso di Stato e servizi italiani. Su

Interpellanza su presunte relazioni non istituzionali fra membri del Congresso di Stato e servizi italiani. Su

San Marino, 3 aprile 2012
Interpellanza su presunte relazioni non istituzionali fra membri del Congresso di Stato e soggetti legati ai servizi italiani
Negli ultimi anni siamo venuti a conoscenza di notizie relative a presunte attività all’interno del territorio sammarinese di servizi segreti o di soggetti ad essi legati. Oltre alla ben nota vicenda del famigerato consulente della Commissione Mitrokhin, Mario Scaramella.
Nell’agosto 2009 il quotidiano “l’Informazione” riferiva di intercettazioni illegali e di rapporti tra 007 italiani appartenenti all’AISE e alcuni esponenti politici sammarinesi, tra i quali il Segretario alla Giustizia Augusto Casali, il Segretario agli Affari Esteri Antonella Mularoni ed il Segretario di Stato alle Finanze Gabriele Gatti.
Di recente, come abbiamo evidenziato nel nostro comunicato stampa del 14 marzo, con riferimento alle varie indagini giudiziarie italiane che riguardano San Marino (Criminal Minds/Fingestus, Finproject/PradoFin) avevamo invitato ad aprire un fronte di inchiesta sui rapporti con i servizi segreti deviati, le logge deviate e la corruzione politica.
Da ultimo, annoveriamo anche la richiesta del Consigliere Federico Pedini Amati di fare chiarezza sulla presunta appartenenza ai servizi segreti italiani del Comandante dell’Ufficio Centrale Nazionale dell’Interpol sammarinese, dott. Maurizio Faraone.
Il Segretario alla Giustizia Augusto Casali ha recentemente ribadito che intende “aprire il dibattito sulla esigenza di dare vita a una struttura di intelligence dimensionata al territorio”.
Sinistra Unita ritiene urgente fare la massima chiarezza sull’attività di intelligence, la quale deve essere sottoposta ad un rigido protocollo per garantire alle istituzioni del Paese di verificarne l’operato.
Riteniamo che San Marino e la sua classe dirigente debbano affrancarsi da relazioni non “istituzionali”, che insieme a contaminazioni anche peggiori dovute ad una progressiva riduzione degli argini dell’etica pubblica e del rispetto delle istituzioni,  lo hanno portato ad essere percepito dalla comunità internazionale come un Paese a bassissimo indice di credibilità.
Per questi motivi interpelliamo il Congresso di Stato per conoscere se:
•    corrisponde al vero che il Segretario alla Giustizia ha intrattenuto ed intrattiene tuttora rapporti con  soggetti che corrispondono ai cognomi di  Ferragina e Barbato.
In caso affermativo:
•    quali siano le qualifiche professionali dei soggetti sopra citati e se abbiano un preciso ruolo nelle istituzioni italiane;
•    da quanto tempo proseguono questi rapporti e a quale titolo un Segretario di Stato intrattiene rapporti con i citate soggetti;
•    attraverso quali meccanismi, ed eventuali soggetti vigilati, queste persone siano state introdotte a San Marino e quali essi siano;
•    se il Congresso di Stato, precedentemente a questa interpellanza, è mai stato informato in maniera chiara e dettagliata di questi rapporti;
•    alla luce delle risposte ricevute, quali siano state le finalità di questi eventuali rapporti e se la sovranità del Paese sia stata in questi rapporti garantita.
Il Consigliere
Alessandro Rossi
 
Si associa per risposta scritta il Consigliere Ivan Foschi
 
 

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