Interpellanza Upr sulla sopensione membri vigilanza BCSM

Interpellanza Upr sulla sopensione membri vigilanza BCSM

“A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca” recita un celebre citazione che ci pare molto indovinata scorrendo i resoconti di cronaca sulla conferenza stampa tenuta ieri da esponenti del Congresso di Stato e dirigenti di Banca Centrale.

 A soli 2 giorni dalla seduta segreta su tematiche bancarie sul cui contenuto tutte le rappresentanze consiliari si sono astenute dal fare commenti, si è intervenuti direttamente sugli argomenti trattati nella relazione del Segretario di Stato per le Finanze.

UPR ha rispettato il regolamento consiliare, evitando di fare riferimento diretto ai temi affrontati dal Consiglio, atteggiamento molto diverso invece quello tenuto in conferenza stampa.

Non ci pare una grande lezione di stile e di rispetto del Consiglio Grande e Generale che ha scelto di tenere riservati argomenti di forte rilevanza per la collettività, esponendosi anche a critiche legittime dei cittadini, per trovarsi poi scavalcato sul fronte della “trasparenza istituzionale” da Governo e Banca Centrale.

A ciò aggiungiamo un altro elemento sorprendente: le dichiarazioni del direttore Generale di BCSM sulla vicenda autosospensioni:

 
“Ci siamo presi del tempo per riflettere – dice – si avvertiva l’esigenza di un momento chiarificatore che però in un mese con la Magistratura non c’è stato. Infine, la notizia dei rinvii a giudizio, e a quel punto ci siamo sentiti di tornare”.
 
Quanto è accaduto ha numerosi lati oscuri e poco consoni ad una Istituzione di forte importanza per il settore finanziario ed in generale per l’intero Paese.

Per tali ragioni UPR interpella il Governo per conoscere:

 1.             Con quale atto formale i membri del Coordinamento della Vigilanza hanno depositato l’atto di autosospensione;

2.             Se l’autosospensione è compatibile con le normative e i contratti in vigore in BCSM;

3.             Se l’autosospensione del Direttore Generale da una funzione statutaria è compatibile con lo Statuto di BCSM;

4.             Se i soggetti autosospesi, durante il periodo di sospensione, si sono astenuti da attività lavorative nel campo della vigilanza;

5.             Con quale atto formale i membri del Coordinamento della Vigilanza, hanno comunicato la revoca della scelta di autosospendersi;

6.             Se dei punti 1 e 5 è stata data comunicazione formale al Comitato per il Credito e Risparmio; in caso positivo si chiede di avere copia della nota;

7.             Se della vicenda autosospensione è stato interessato il Congresso di Stato;

8.             Se il rappresentante legale di BCSM è a conoscenza, alla data odierna, di indagini a carico di personale di BCSM;

9.             Cosa si intende per “momento chiarificatore con la Magistratura non c’è stato in un mese”;

10.         Se i componenti del Coordinamento della Vigilanza percepiscono un emolumento legato all’incarico ed in caso affermativo si chiede di conoscerne l’importo;

11.         Se i soggetti che hanno deciso l’autosospensione, hanno percepito l’emolumento citato al punto 10, durante il periodo di autosospensione.

Si chiede inoltre di avere copia integrale dei verbali delle riunioni del Consiglio Direttivo nei quali si è eventualmente discusso e deliberato circa la vicenda delle autosospensione (attivazione / revoca) e di conoscere quando si è tenuta l’ultima seduta del Coordinamento della Vigilanza antecedente la decisione dell’autosospensione.

Si richiede risposta scritta

Nicola Selva – Gruppo Consiliare Unione per la Repubblica

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