Interventi della serata di apertura dell’Assemblea Generale di Noi Sammarinesi

Interventi della serata di apertura dell’Assemblea Generale di Noi Sammarinesi

Marco Gatti – PDCS: “Noi Sammrinesi è nato in un periodo non illuminato del nostro partito, ora la Dc sta portando avanti un nuovo corso voluto, rafforzato con un progressivo rinnovamento del nostro modo di essere e agire. Ora forse è possibile fare di nuovo un cammino comune assieme, un cammino dentro una casa aperta alla libertà e alla crescita di opportunità per tutti, casa che mette al primo posto il primato della persona, nelle diverse forme di comunità attraverso cui si esprime. Oggi abbiamo bisogno di recuperare una vera e aperta pluralità fatta di persone serie che non hanno paura di confrontarsi.

Marina Lazzarini – PSD – Il Pese ha bisogno di uno choc, di una prospettiva di fiducia, di creare le condizioni per attrarre nuovi investitori esteri. Il congresso di Noi sammarinesi ha sottolineato il valore del dialogo e sulle necessità del Paese, tenere in considerazione le voci dei sindacati e delle associazioni di categoria che esprimono timori. Il Psd nel suo congresso che si è celebrato poco più di un mese fa ha adottato un codice etico: fondamentale la coerenza tra quello che si dice e i comportamenti che si adottano. Il paese ha bisogno di classe politica credibile e forte.

Nicola Renzi – AP – Guardo con rispetto e con grande piacere al Movimento Noi sammarinesi amico, alleato e ospite questa sera. Diverse cose ci accomunano: originalità: Ap e NS sono due movimenti di rottura per prendere le distanze dalla politica omologante. Sono due movimenti responsabili che si sono cimentati con il carico di scontenti, abbiamo subito censure e critiche. Dobbiamo collaborare. Chiediamo insieme legalità, spinta forte al rinnovamento non solo delle persone ma anche del metodo, tradizione, senza chiusura ma verso la sfida.

Denise Bronzetti – indipendente: Dobbiamo chiederci oggi se partiti e movimentisi muovono oggi: c’è troppa distanza tra politica e cittadini. Esempio, ultima consultazione elettorale generale. Il governo sta portando avanti progetti non voluti dalla popolazione, è necessario abbandonare personalismi e vecchie logiche, ancora alcuni cercano di mantenere lavecchia politica. Ora scelte coraggiose in un periodo di crisi. Unità di intenti, poche viste. Interrogativo d’obbligo, perché siamo ancora nella black list? Forse non abbiamo la fiducia italiana? Bilancio soffre. Stenta la nuova San Marino. Governo deve delineare nuova linea sviluppo. Bisogna concentrare gli sforzi per risolvere problemi. La società civile bisogna ascoltarla lasciando dietro garofani santi e quant’altro.

Lorenzo Lonfernini – UPR – Il vostro congresso testimonia la presenza viva nel panorama politico sammarinese e un’autonomia che giustamente rivendicate. Abbiamo seguito il vostro dibattito precongressuale che è sfociato anche in prese di posizione pubbliche, vi richiamte a un’area politico culturale che si ispira ai valori del liberalismo, della moderazione, dei sentimenti di appartenenza a una tradizione millenaria di indipendenza e di sovranità. Durante questo dibattito qualche sollecitazione è arrivata anche nei nostri confronti e noi non desideriamo farla cadere nel vuoto. Sarebbe un errore non raccogliere la sfida e rifiutare a priori la ricerca delle condizioni che possono costituire il terreno su cui gettare le basi per un progetto politico che guardi avanti in uin’area culturale alla quale anche noi apparteniamo.

Simone Celli – PS – I risultati delle ultime elezioni hanno aperto una riflessione all’interno delle aree politiche e culturali tradizional. È necessario tornare alla pratica della buona politica per recuperare prestigio, autorevolezza, credibilità. Ribadisco la disponibilità del Partito socialista a concordare un progetto di risanamento e di rilancio del Paese, sulla base di alcuni punti programmatici precisi che segnino una chiara discontinuità con il passato. Il mio partito seguirà i lavori di questo congresso con la speranza che in termini di prospettiva il dialogo tra le nostre organizzazioni possa intensificarsi nell’interesse del paese.

Francesco de Luigi – SU – La maggioranza non ha costruito un orizzonte concreto. Il governo dovrebbe generare nuovi posti di lavoro e non far pesare con le tasse, i cittadini hanno perso fiducia e chiedono cambiamento, sviluppo sociale e cultura. Dobbiamo fare politica con passione scendendo dallo scranno e rivolgersi al popolo. NS è nato come lista civica e non come partito, deve tornare a parlare dei bisogni civici della collettività. SU e NS hanno in passato intrecciato più di una volta i loro percorsi, insieme abbiamo condotto battaglie per la bonifica della politica e per la trasparenza. Auspichiamo in futuro di trovarci ancora schierati ancora dalla stessa parte sulla questione morale.

Matteo Ciacci – Civico 10 – E’ interessante e stimolante partecipare a questa stagione di congressi e confrontarsi, c’è la volontà di confrontarsi e delineare nuove linee politiche. Queste nuove linee dovranno portare a fare scelte non più rimandabili e sotto questo punto di vista il governo attuale non prende decisioni coraggiose. Questo governo ci ha lasciato insoddisfatti e anche NS ha una sua responsabilità. Abbiamo sempre chiesto di confrontarsi, ci è stato detto di sì ma solo parole, non nei fatti, come per la riforma fiscale. NS è un movimento civico pieno di valori. La segreteria strategica Industria è molto importante e deve emergere di più.

Roberto Ciavatta – Rete – Ci accomuna la matrice di movimento civico, ma quanto fatto dal 2006 evidentemente non è sufficiente, e ciò è testimoniato dalla nascita di nuovi movimenti. Ci unisce anche il no all’Europa e avevamo ragione e la popolazione sammarinese ci ha dato ragione. Abbiamo differenze, crediamo che elettorato non sia lo stesso. Noi rappresentiamo la popolazione che era priva di rappresentanza consiliare.
Non abbiamo valori cattolici, tradizione e conservatori, ma di laicità. Abbiamo differenti punti di vista anche programmatico. Ora sarebbe opportuno condividere ai progetti. Ci siamo scontrati in Aula, è il sale della democrazia. Ma quello che è certo che siamo animati da senso di stima neio confronti dei consiglieri di NS, cosa che per noi non è semplice da dire nei confronti di altri.

 

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