Intervento Ecc.mi Capitani Reggenti in occasione dell’udienza al Vescovo Mons. Andrea Turazzi

Intervento Ecc.mi Capitani Reggenti in occasione dell’udienza al Vescovo Mons. Andrea Turazzi

INTERVENTO DEGLI ECC.MI CAPITANI REGGENTI IN OCCASIONE DELL’UDIENZA A S.E. REV.MA

MONS. ANDREA TURAZZI

Siamo particolarmente lieti di porgere, a nome del Popolo sammarinese, delle Istituzioni tutte e nostro personale, il più vivo e sentito benvenuto nella  Repubblica di San Marino a Sua Eccellenza Reverendissima, Monsignor Andrea  Turazzi, nuovo vescovo della Diocesi San Marino – Montefeltro.

Eccellenza Reverendissima, troverà in questa terra un popolo, da sempre legato al senso profondo delle  radici cristiane di questa Repubblica, che l’accoglie con sentimenti di viva  soddisfazione e di deferente stima.

Uno Stato, quello sammarinese, che, unico al mondo, affonda le sue radici nell’opera pastorale del Santo Marino e che, sul solido fondamento del suo  prezioso lascito morale e spirituale, ha costruito secoli e secoli di convivenza  pacifica, di democrazia e di libertà.

Resta profondamente impresso nel cuore e nella memoria di tutti i Sammarinesi l’omaggio che Papa Benedetto XVI con la Sua visita del 19 giugno  2011 ha reso a questa Repubblica, alla sua tradizione di libertà e di autonomia.

Una giornata destinata a restare nella storia di questo Paese anche per il forte messaggio di fiducia e speranza che il Pontefice ha rivolto a questa comunità,  esortandola a conservare e valorizzare il grande patrimonio morale e ideale che è  alla base della sua identità più profonda, quale solido riferimento del suo  cammino futuro per costruire una società più attenta al vero bene della persona  umana, della sua dignità e libertà.

Uno spirito di piena collaborazione e rispetto reciproco ha sempre caratterizzato le relazioni tra questa Repubblica e la Santa Sede, nella  consapevolezza che Chiesa e Istituzioni pubbliche siano chiamate, secondo la  rispettiva missione e nella reciproca autonomia, ad operare per il bene della  comunità e delle persone impegnandosi per quegli ideali di pace, di giustizia e di solidarietà che sono la linfa vitale di ogni vivere civile.

La Reggenza esprime il vivo convincimento che attraverso l’indirizzo e l’opera di Sua Eccellenza Reverendissima possa proseguire e consolidarsi  ulteriormente questa intesa rendendo ancora più fecondo l’incontro e il comune  impegno per l’affermazione di quei principi etici e morali, da sempre condivisi,  fondamentali per una crescita rispettosa della dignità dell’essere umano.

Il Suo ministero episcopale rappresenterà per l’intera comunità sammarinese un prezioso punto di riferimento per meglio attraversare questi  tempi di difficoltà e di incertezza e per affrontare le delicate e complesse sfide  dell’ora presente, mantenendosi fedele a se stessa e fiera della propria identità.

Con la sua importante e riconosciuta esperienza al servizio della Chiesa, Ella saprà infondere nuova linfa nelle comunità parrocchiali di questa Repubblica  accompagnando la missione dei religiosi che, con la loro quotidiana ed  instancabile opera al servizio della nostra gente e dei nostri giovani, svolgono un  ruolo prezioso per la crescita spirituale, civile e sociale della nostra comunità.

Ella avrà modo di conoscere tanti Sammarinesi che hanno scelto di testimoniare la loro fede mettendosi al servizio di chi ha più bisogno e facendosi  promotori di tante iniziative che inducono gli animi alla pace, alla riflessione e al  rispetto.

Il mondo del volontariato costituisce per la nostra comunità un patrimonio inestimabile: anche alla viva testimonianza di quei valori di solidarietà e di  responsabilità verso il prossimo si affida la sete di speranza e di futuro di questo  Paese.

Eccellenza Reverendissima, accolga il nostro più fervido augurio per l’incarico pastorale, grati per la  Sua opera che è e sarà un dono prezioso per l’intera popolazione sammarinese,  con la certezza di un incontro che non tarderà a produrre i frutti di un dialogo  aperto, ricco e sincero con tutti quanti hanno a cuore le sorti della nostra  comunità, civile e religiosa.

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