Intervento Segretario di Stato Valentini in CGG su mandato UE

Intervento Segretario di Stato Valentini in CGG su mandato UE

Questa
mattina, in apertura della seduta consiliare, il Segretario di Stato
per gli Affari Esteri e Politici, Pasquale Valentini, ha dato
comunicazione sui più recenti sviluppi in ambito europeo, offrendo
un resoconto politico-istituzionale delle azioni di Governo che
configurano la sempre più chiara e delineata opportunità di
maggiore integrazione.

Lo
scorso 10 dicembre il COREPER (Comitato Rappresentanti Permanenti
presso l’Unione Europea) ha approvato il mandato per la
negoziazione di uno o più accordi di associazione tra San Marino,
Andorra, Monaco e l’UE, che il Consiglio europeo dovrebbe varare
nella sua seduta di martedì prossimo. Un’assegnazione che arriva
dopo un periodo di relativo stallo, dovuto a vicende interne alle
Istituzioni europee, e che concretizza quanto indicato nel documento
della Commissione del dicembre 2013
sulle
relazioni dell’UE con i tre piccoli Stati europei. Dalla relazione
sulle opzioni per la loro partecipazione al mercato interno emerge
come l’alternativa più praticabile per l’ipotesi di maggiore
integrazione sia la negoziazione di uno o più accordi, il cui campo
di applicazione e il contenuto rispettino sia i requisiti dell’UE,
sia le caratteristiche e le peculiarità dei singoli Paesi in
questione. Un “mandato aperto”, dunque, come confermato allo
stesso Valentini negli incontri istituzionali avuti nell’ultimo
periodo.

Quello
che andremo ad iniziare – ha detto Valentini – è un percorso che
andrà a modificare sensibilmente la nostra percezione del Paese e le
modalità con cui lo stesso si rapporterà nel contesto
internazionale”. A tal riguardo ha invitato le forze politiche a
svolgere un vero e proprio gioco di squadra, affinché l’avvio del
negoziato possa avvenire con la massima consapevolezza e con
coinvolgimento corale, in un confronto aperto e costruttivo con le
parti sociali ed economiche. Già nella seduta di gennaio il
Parlamento sammarinese potrà esaminare il mandato definitivo per
stabilire il successivo piano di azione. Di pari passo procederà
anche la trattativa diplomatica a livello bilaterale: una serie di
incontri con i Ministri degli Esteri di Andorra e Monaco sono già
stati fissati per la seconda metà di gennaio; si tratta di
condividere l’assetto generale e preliminare dell’accordo, per
impostare un’azione unitaria che eviti ritardi e ripensamenti.

Occorre
rendersi conto – ha aggiunto Valentini – che ciò che era
solamente un’ipotesi o un’idea distante sta divenendo realtà.
Dobbiamo prendere atto – ha proseguito – che siamo in un momento
storico di svolta e di cambiamento a livello interno e internazionale
che, se da un lato ci riempie di soddisfazione per i riconoscimenti e
le positive attestazioni dei passi compiuti, dall’altro deve
indurci a una profonda assunzione di responsabilità sulla conduzione
di un passaggio epocale, che segnerà il nuovo
status
della Repubblica di pari passo con le sue necessarie trasformazioni”.

Si
è dunque dato atto del percorso verso la trasparenza e la lotta alle
distorsioni che San Marino ha fattivamente intrapreso da tempo in
tutte le Organizzazioni Internazionali ed attraverso le quali oggi ha
conquistato un alto livello di affidabilità e garanzia
politico-istituzionale; ragioni, queste, che indubbiamente hanno
inciso nell’accelerazione impressa anche al rapporto con l’Unione
Europea.

Allo
stesso tempo si è sottolineato quanto gli stessi risultati
raggiunti, pur conosciuti a livello interno, talvolta vengano
sacrificati ad interessi di parte, artatamente strumentali a
meccanismi di destabilizzazione e delegittimazione dell’assetto
politico-istituzionale, che incidono in maniera distorsiva.

Relativamente
agli arresti degli ultimi mesi e alle circostanze che hanno visto
l’autorità giudiziaria lavorare per far emergere gli illeciti,
Valentini ha espresso alcune considerazioni. Innanzitutto che quanto
descritto nei documenti del Tribunale o di cui siamo venuti a
conoscenza tramite i vari dossieraggi di questi giorni non hanno
determinato la direzione di marcia di questo Paese. “Se non fosse
stato così oggi non avremmo quei risultati che denotano il livello
di credibilità internazionale raggiunto da San Marino”. I
riconoscimenti vengono infatti assegnati dopo seri esami normativi ed
effettivi.

Ciò,
non di meno, non deve e non può scalfire l’azione forte e
determinata che il Governo e le Istituzioni hanno intrapreso,
determinando una direzione di marcia del Paese oramai irreversibile.
“San Marino ha bisogno di chiarezza, ha necessità di percepire una
stretta vicinanza dell’azione politica col sentire della sua gente,
ha bisogno di riconoscersi nell’onesta e nella sincerità del
contradditorio, stabilendo rapporti di fiducia e non di diffidenza,
fuorvianti dalla traiettoria definita”.

L’attualità
ci dimostra che le distorsioni non hanno comunque prevalso
sull’azione di trasformazione in atto nel Paese e che ora più che
mai si deve far fronte comune per affrontare le future sfide
certamente stimolanti ma che devono richiamare ad un forte senso
dell’unità e ad un impegno proporzionato alle esigenze di una
nuova San Marino.

San
Marino, 12 dicembre 2014/1714 d.F.R.

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