Intervista di Stiven Muccioli, direttore di Libertas, rilasciata a David Oddone di L’Informazione di San Marino

Intervista di Stiven Muccioli, direttore di Libertas, rilasciata a David Oddone di L’Informazione di San Marino

L’Informazione di San Marino

“Il professionista di internet è diverso dal giornalista classico,
gli utenti ti giudicano”

Parla il direttore di Libertas.sm Stiven Muccioli: “Il web non farà
scomparire la carta stampata. I giornali del Titano parlano la lingua del
Paese”

David Oddone

 Internet sta diventando sempre  più il punto di riferimento per chi vuole
essere informato in diretta di ciò che accade. Ma quello che si legge in rete è
attendibile? E la carta stampata è destinata a morire? Chiunque può
improvvisarsi giornalista con mouse e pc? Questo ed altro lo abbiamo chiesto a
chi è addentro alla questione, il direttore di Libertas.sm Stiven Muccioli. 

Direttore, qual è secondo te il ruolo
di internet nell’informazione?
“Internet
negli ultimi anni ha letteralmente rivoluzionato il mondo dell’informazione ed
in particolare il ‘come’ le persone si informano. La rete dà la possibilità –
storicamente senza precedenti – di pescare le informazioni e le notizie che ci
interessano in un lago enorme. Questo rende le persone più libere. Oltre a
questo, il web ha spezzato la barriera che divideva ‘il mondo degli esperti’,
dal mondo della gente comune, dando la possibilità di interagire, commentare e
condividere con altri le informazioni che troviamo. Internet è informazione e
conoscenza”.

I sammarinesi usano internet? “Come osservato in un mio articolo qualche tempo fa, la Repubblica di San
Marino ha caratteristiche che la distinguono dal resto dell’Europa. Una ricerca
del 2006 racconta che il 40% dei sammarinesi usa internet per informarsi. Oggi
la percentuale è sicuramente più alta e, più in generale, l’utilizzo della rete
è diventata pratica comune quasi in ogni casa”.

Qual è il “profilo” dell’utente medio che
utilizza Libertas. sm?
“Libertas.sm è a
tutti gli effetti un vero e proprio punto di riferimento quotidiano per diverse
migliaia di utenti. Copriamo interamente l’area di San Marino e di Rimini, ma è
aumentato l’interesse anche da parte di città come Cesena, Forlì e Bologna, senza
scordarci del numero enorme di visitatori provenienti da Milano, Roma e dai
paesi anglosassoni, ad esempio Stati Uniti e Inghilterra. L’utente medio ha
un’età compresa fra i 25 e i 45 anni e dimostra un interesse forte per il
nostro sito, restando collegato mediamente più di 10 minuti al giorno”.

Internet e diffamazione. Non credi
che siano necessarie norme più severe per chi scrive in rete?
“Rispettare le opinioni e dare libertà di parola a chiunque
sia riconoscibile è uno dei capisaldi dello sviluppo dell’informazione su
internet. Quello che è veramente da evitare è la censura preventiva. Per quanto
ci riguarda, quando ci viene chiesto di modificare una notizia perché potrebbe
ledere l’immagine di qualcuno diamo la possibilità di inserire all’interno
della notizia stessa una replica, creando un dialogo on line e soprattutto, mantenendo
fede alla nostra missione di divulgatori di informazione. In questo modo
abbiamo sempre risolto ogni problema. La parola d’ordine è sempre ‘Rispetto della
libertà di espressione e di pensiero’”.

 Parliamo un po’ di Facebook. E’ diventato una tribuna
politica?
“Facebook è un social network, già di
per se quindi è una tribuna. Una grande piazza dove la gente si incontra per
discutere di tanti argomenti. Ovviamente anche di argomenti politici. E’ normale”.

 In futuro il web farà scomparire la
carta stampata?
“Non credo. I giornali, così come i
libri, hanno una loro funzione precisa, che è radicalmente diversa da quella di
internet. Quello che invece sta già succedendo, è un ‘cambiamento’ nel modo di
fare giornalismo sulla carta stampata. I quotidiani secondo la mia opinione
saranno sempre più improntati ad affermare una linea editoriale riconoscibile. E’
per questo che i lettori continueranno sempre a seguirli e a leggerli. Ed è
giustissimo”.

L’informazione
on-line dovrebbe rimanere gratuita o essere a pagamento?
“L’informazione on line nasce gratuita e deve rimanere
gratuita. E’ la natura stessa di internet. Ogni altra scelta non può che essere
deleteria. Basti guardare ai desolanti dati di acquisto dei giornali on line a
pagamento, anche a livello nazionale italiano. Ed è ovvio. Internet dà la possibilità
di scegliere, e perché dovrei decidere di pagare per quello che da qualche
altra parte posso avere gratis? Se Google o Facebook fossero stati a pagamento non
sarebbero diventati quello che sono oggi. La chiave del successo del web è la
pubblicità. La vera grande innovazione economica è questa: pubblicità efficace,
economica e controllata”.

Difficoltà
di verificare le fonti nel calderone del web. Cosa ne pensi?
“Pensiamo a Wikipedia, la più grande enciclopedia della
storia dell’uomo. In passato è stata messa sotto accusa proprio perché spesso
le fonti non sono autorevoli o attendibili. Jimmy Wales, il fondatore del sito,
rispose che la natura aperta della rete (e di Wikipedia) consentono a tutti gli
utenti di contestare, commentare o modificare i contenuti. E’ questa la
risposta giusta. Se una fonte non è corretta o non autorevole, la condivisione
on line fa in modo che esperti e utenti possano contestare, cambiare e verificare.
E’ un sistema che si auto controlla perché tutti possono essere produttori di
contenuti e allo stesso tempo controllori”.

Informazione su internet. Dovrebbe essere in mano ai professionisti
o chiunque può improvvisarsi giornalista?
“Come
in tutti i mestieri del mondo, qualità esperienza e competenza sono
determinanti. E’ un lavoro molto diverso dal giornalista ‘classico’. Sono gli utenti
a giudicarti e a seguirti o non seguirti. Non pagano nulla e di conseguenza non
si sentono vincolati in nessun modo. E’ un mondo in continua evoluzione che
richiede un aggiornamento costante e un confronto quotidiano con il pubblico.
Non è sicu ramente un mestiere che si può improvvisare”.

 Qual è la tua opinione sulla carta stampata
sammarinese? E’ all’altezza dei giornali italiani? E la tv di Stato?
“Credo che l’informazione a San Marino sia molto diversa da
quella italiana. Soprattutto quella dei giornali locali, rivolti al pubblico
sammarinese. Siamo un paese molto piccolo, e ovviamente i toni e gli stili di
comunicazione sono diversi rispetto ad un quotidiano nazionale italiano o ad un
giornale regionale. Sono convinto che i quotidiani sammarinesi siano molto
bravi a parlare la stessa lingua del paese in cui sono inseriti. Per quanto riguarda
la Tv di stato, il
discorso è differente, dato che è rivolta anche ad un pubblico ‘esterno’. Quindi
getta uno sguardo anche fuori dai confini sammarinesi, interessandosi delle
vicende italiane ed internazionali. Non è un male. E’ un indirizzo diverso.  
   

 

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