Intitolato il parco di Monte Cerreto ad Emma Rossi: “Significato simbolico di grande valore”

Intitolato il parco di Monte Cerreto ad Emma Rossi: “Significato simbolico di grande valore”

Si è svolta ieri pomeriggio l’inaugurazione del Parco di Monte Cerreto intitolato ad Emma Rossi alla presenza di un pubblico numeroso.

Il Presidente dell’associazione Emma Rossi, Enrico Guidi, in apertura del suo intervento ha dato lettura di un messaggio inviato per l’occasione dagli Ecc.mi Capitani Reggenti. Quindi ha ricordato come l’intitolazione sia nata da un’istanza d’arengo proposta dall’Associazione Emma Rossi lo scorso anno ed approvata dal Consiglio Grande e Generale con un consenso molto esteso. Ha inoltre spiegato che le installazioni collocate all’interno del Parco, opera degli architetti Maurizio Del Din e Gino Zani, finanziate dall’Associazione e già donate all’Ecc.ma Camera, posizionate in sequenza, definiscono un percorso che intende dare concretezza al ricordo e nello stesso tempo invitare alla riflessione, realizzando un legame non solo formale tra Emma Rossi e il Parco a Lei intitolato.

A seguire il Capitano di Castello di Acquaviva ha espresso soddisfazione per la realizzazione di questo progetto che ha visto la Giunta di Castello coinvolta e partecipe fin dall’inizio e che valorizza un’area verde particolarmente pregevole.

Infine il Segretario di Stato per il Territorio Stefano Canti ha espresso apprezzamento per l’iniziativa dell’Associazione e ha avuto parole di stima e di considerazione per l’opera di Emma Rossi, ricordando quanto sia ancora di stretta attualità la tutela dell’ambiente e in generale l’attenzione per l’utilizzo del Territorio e la sua protezione.

 

Ecco il discorso di Enrico Guidi:

Signor Segretario di Stato.

Signor Capitano di Castello, 

Signore e Signori.

Vi ringrazio di essere qui e di onorarci della vostra presenza in questa giornata molto speciale, in cui il Parco intitolato ad Emma Rossi viene ufficialmente inaugurato.

Innanzitutto do lettura del messaggio che ci ha fatto pervenire poco fa la Ecc.ma Reggenza, che ringrazio per questo gesto che ci onora e ci emoziona: ….. 

Tutto è cominciato, dunque, come ha ricordato la Reggenza, con la presentazione di un’istanza d’arengo con cui la nostra Associazione intendeva proporre un riconoscimento all’impegno tenace e lungimirante di Emma Rossi per la protezione dell’ambiente e del paesaggio. Impegno che negli anni tra il 1993 ed il 1997 – ha prodotto leggi significative tutt’ora in vigore, cito in particolare la LEGGE QUADRO PER LA TUTELA DELL’AMBIENTE E LA SALVAGUARDIA DEL PAESAGGIO, DELLA VEGETAZIONE E DELLA FLORA n. 126 del 1995. Ma ha prodotto anche studi, atti ammnistrativi, tanti progetti non tutti realizzati e un pregevole accordo con l’Italia sulla cooperazione proprio nel campo della protezione dell’ambiente.

Il riconoscimento è arrivato e questo è per noi un motivo di grande soddisfazione perché è un giusto omaggio della Repubblica alla memoria di Emma. Intitolarle il Parco ha anche un altro significato simbolico di grande valore, che certamente Emma avrebbe molto apprezzato, quello di riequilibrare una toponomastica – quella sammarinese – quasi esclusivamente declinata al maschile.

Desidero in questa occasione ufficiale ringraziare gli architetti Maurizio Del Din e Gino Zani che hanno messo a disposizione gratuitamente le loro competenze professionali e il loro tempo per assecondare la nostra Associazione nell’idea di stabilire un legame tra Emma Rossi ed il Parco a lei intitolato che non fosse solo una formalità.

E’ nato così il progetto di realizzare delle installazioni in corten, che nella loro struttura intendono richiamare l’idea della pagina di un libro, su cui sono state riportate frasi tratte da scritti di Emma Rossi.

Queste installazioni, posizionate in sequenza, definiscono un percorso che da concretezza al ricordo e nello stesso tempo invita alla riflessione.

Il risultato potremo verificarlo insieme tra poco, incamminandoci per questo sentiero.

Queste installazioni sono state finanziate dalla nostra Associazione che le ha donate all’Eccellentissima Camera con apposito atto, già depositato, rendendole di fatto patrimonio di tutti.

Ringrazio il Capitano e la Giunta di Castello di Acquaviva per aver condiviso, passo dopo passo, prima l’idea, poi il progetto, poi la sua realizzazione con una grande unità di intenti nella realizzazione di un obiettivo comune: valorizzare un’area a parco già molto bella e onorare la memoria di una donna di valore, una politica, una professionista e molto altro ancora, che del Castello di Acquaviva era cittadina.  Ricordo che il Parco si estende per intero entro il perimetro del Castello di Acquaviva.

Devo ringraziare parimenti il Segretario di Stato al Territorio e Ambiente e la sua segreteria, in particolare l’Ing. Susy Della Valle che ha curato con grande sollecitudine tutti gli aspetti amministrativi.

Non ho ancora finito con i ringraziamenti perché questo intervento ha richiesto il contributo di molti soggetti a cui va la nostra gratitudine.

E dunque ringrazio la Direttrice dell’Azienda Autonoma di Stato per i Lavori Pubblici, Ing. Giuliana Barulli, per la sua efficienza e il personale dell’Azienda che si è fatto carico della collocazione e dell’ancoraggio dei manufatti al terreno in tempi rapidissimi per consentire l’odierna inaugurazione.

Il nostro grazie va in particolare al Sig. Bruno Raganini, lo scalpellino cui si deve la realizzazione di questo manufatto posto qui, all’ingresso del Parco. Abbiamo scelto la pietra di San Marino per rappresentare il legame con il Monte, con il Paese, che Emma Rossi amava molto.

Per la realizzazione delle installazioni che vedremo lungo il percorso il nostro grazie va invece al Sig.  Paolo Tamagnini e alla Metalsystem di Galazzano.

Infine, ma non per ultimo vogliamo ringraziare l’Ufficio Gestione Risorse Agricole ed Ambientali, la Direttrice arch. Lucia Mazza e il personale, che hanno contribuito con suggerimenti e prescrizioni adeguate a far sì che il nostro progetto si calasse armoniosamente in questo splendido ambiente naturale, giustamente severamente tutelato.

Sperando di non aver dimenticato nessuno, nel caso me ne scuso fin da ora, ringrazio ancora tutti voi per essere qui a condividere questo momento di elevato significato simbolico e civile per la nostra famiglia, per il Castello di Acquaviva e per la Repubblica e tutti i suoi cittadini.

Prima di cedere la parola al Capitano di Castello Semprini, vi chiedo cortesemente di aspettare, al termine dei discorsi, il taglio del nastro e le foto di rito, prima di incamminarvi sul sentiero. Ringrazio anche il nostro fotografo Giorgio Busignani che documenta per immagini tutti i nostri eventi più significativi. 

Vi informo infine che, se qualcuno ha curiosità di tipo tecnico da soddisfare, i nostri architetti Del Din e Zani sono a disposizione e anche per questo li ringraziamo ancora. 

 

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