PRINCIPALI PUNTI DELLA RIFORMA SISTEMA PREVIDENZIALE
1. Mantenimento dei requisiti per il diritto alla pensione di anzianità per i lavoratori dipendenti (60 anni di età e 40 di contribuzioni)
2.Semplificazione della gestione del Fondo e riduzione numerica da 7 a 3 Macrocategorie ( Subordinati-Autonomi-Agricoltori)
3. Ampliamento dell’obbligo contributivo a nuove categorie di soggetti (Amministratori-Co.Co.Pro-Soci di Società)
4. Adeguamento delle aliquote e dei redditi minimi:
a carico dei lavoratori dipendenti che in 5 anni dall’entrata in vigore della riforma passa dall’attuale 3,90% al 5,40%
a carico dei lavoratori autonomi che, a regime, sarà del 22% da calcolarsi su un reddito minimo pari alla retribuzione contrattuale media territoriale di un lavoratore dell’industria
5. Adeguamento dell’età pensionabile per le pensioni di vecchiaia per quei lavoratori che abbiano maturato almeno 20 anni di contribuzione e meno di 35 che, dal 2018 progressivamente in 4 anni, passerà da 65 a 67.
6. Diritto alla pensione di anzianità per i lavoratori autonomi che a regime nel 2023 prevede (65 anni di età e 45 di contribuzioni).
7. Applicazione del tetto massimo e modifica del calcolo della prestazione in presenza di più pensioni ordinarie
8. Adeguamento dei requisiti richiesti per la pensione sociale
9. Innalzamento dell’età per il riconoscimento del compenso agli ex consiglieri
10. Provvedimenti sanzionatori più restrittivi nei confronti di soggetti beneficiari di pensione che svolgano abusivamente attività lavorativa
11. Istituzione del contributo di solidarietà a carico dei titolari di pensione determinato in modo progressivo per scaglioni
12. Semplificazione delle procedure per la presentazione della domanda di pensionamento
13. Istituzione di un sistema previdenziale complementare obbligatorio e a gestione pubblica (ISS).
14. I lavoratori dipendenti contribuiscono al finanziamento della previdenza complementare con un versamento contributivo che, a regime, è pari al 2% . I datori di lavoro contribuiscono al finanziamento della previdenza complementare con un versamento contributivo di pari entità.
15. I lavoratori autonomi contribuiscono al finanziamento della previdenza complementare con un versamento contributivo del 4%
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