E’ sempre più vicina la decisione del Kosovo, di cui presto si discuterà a Pristina, di conquistare l’indipendenza dalla Serbia.
Il primo ministro Thaci è convinto dell’appoggio a tale decisione da parte degli Stati Uniti e dell’Unione europea.
Thaci ha parlato della preliminare necessità di rispettare delle “procedure”, senza, però, spiegare se esse «siano quelle interne necessarie al Kosovo per dichiarare l’indipendenza o quelle di preparazione per il dispiegamento di una forza di polizia di 1800 agenti che sarà sponsorizzata dalla Ue» (fonte: Reuters) in una provincia in cui il 90% è di etnia albanese.
E’ sempre più vicina la decisione del Kosovo, di cui presto si discuterà a Pristina, di conquistare l’indipendenza dalla Serbia.
Il primo ministro Thaci è convinto dell’appoggio a tale decisione da parte degli Stati Uniti e dell’Unione europea.
Thaci ha parlato della preliminare necessità di rispettare delle “procedure”, senza, però, spiegare se esse «siano quelle interne necessarie al Kosovo per dichiarare l’indipendenza o quelle di preparazione per il dispiegamento di una forza di polizia di 1800 agenti che sarà sponsorizzata dalla Ue» (fonte: Reuters) in una provincia in cui il 90% è di etnia albanese.
Sulla questione dell’indipendenza non si è fatta attendere la dichiarazione del presidente russo Vladimir Putin, che si è detto preoccupato per la stabilità dei balcani e delle conseguenze sul piano internazionale e in netta opposizione con la scelta della provincia serba del Kossovo. Belgrado può, quindi, contare sul pieno sostegno di Mosca.
Il Kosovo è amministrato da circa nove anni dalle Nazioni Unite. Pochi giorni fa il segretario generale dell’ONU Ban Ki-Moon ha sottolineato la presenza di una forte divisione tra i membri del Consiglio d Sicurezza sulla questione del Kosovo.
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