David Oddone di L’Informazione di San Marino titola: Armerie nella morsa dell’Italia “Non possiamo piu’ vendere pistole”
Coloro che hanno regolarmente acquistato un’arma a San Marino e successivamente, come prescrive la legge italiana, l’hanno denunciata in questura, si sono visti sequestrare il bene e si sono poi trovati con una denuncia a carico, senza nemmeno capirne il motivo. Per chi non è avvezzo di tribunali e affini, basti dire che essendoci le armi di mezzo, si tratta di reati piuttosto gravi. Per diversi acquirenti italiani, sono così partiti i processi.
Processi che si sono in diversi casi conclusi comunque con una assoluzione. Insomma la legge pare non dare ragione alla interpretazione delle questure.
Non finisce però qui.
A quanto è stato possibile appurare infatti, in molti casi, le questure italiane non accettano la denuncia dell’arma acquistata a San Marino.
La conseguenza in questo caso è che l’acquirente italiano è costretto a riportarla indietro al negozio sammarinese. Un danno enorme per le attività sammarinesi, di tempo, di immagine e di mancati introiti, in un momento di crisi.