David Oddone di L’Informazione di San Marino titola: Caos residenze in Congresso prima concesse poi ritirate
Durante la seduta del 6 maggio, delibera n. 4, il Congresso
di Stato, su riferimento del segretario Mularoni ha concesso la residenza a Marco Bovelacci, cittadino italiano. “Provvedimento – si legge nel documento – subordinato al perdurare del ruolo di Socio e di Gerente della Sviluppi Progetti Immobiliari S.r.l. in capo al sig. Bovelacci”.
Sempre nella seduta del 6 maggio, delibera n.3, il Congresso di Stato, sempre su riferimento del segretario Mularoni, ha concesso la residenza anagrafica a Giancarlo Bovelacci, cittadino italiano. Il provvedimento anche in questo caso “è subordinato al perduare del ruolo di Titolare e di Amministratore Unico della Sviluppi Progetti Immobiliari Srl in capo al sig. Bovelacci”.
Durante la seduta del governo del 17 maggio, delibera n.42, il Congresso di Stato cambia idea: “Sentito il riferimento del Segretario di Stato per gli Affari Esteri – si legge nella delibera – ai sensi dell’art. 22 del Regolamento 29 novembre 2010 n. 11, revoca le proprie precedenti delibere nn. 3 e 4 del 6 maggio 2011”. Insomma per Marco Bovelacci e Giancarlo Bovelacci, niente più residenza.
Nella stessa seduta del 17 maggio, delibera n.44, il Congresso, sentito sempre il riferimento della Mularoni, concede nuovamente la residenza anagrafica a Marco Bovelacci. Dunque solo Giancarlo rimane a bocca asciutta.
Oddone conclude: meglio riderci sopra.
C’è da meravigliarsi se, su proposta della stessa Mularoni, è stata concessa la residenza sammarinese al dr. Gianfilippo Dughera dopo che questi aveva definito San Marino “Paese fatto per i furbi e vietato agli
onesti”?
Il fatto è che il tema delle residenze è delicatissimo per i rapporti con l’Italia. E sulle residenze la stessa Mularoni si era impegnata pubblicamente a tener conto delle considerazioni del ministro italiano dell’Economia Giulio Tremonti.