Intervista di Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino a Claudio Felici, Capogruppo del Partito dei Socialisti e dei Democratici, ex coalizione Riforme e Libertà, minoranza in Consiglio Grande e Generale.
Trattati vari temi politici anche di strettissima attualità come il dilemma, che assilla in questo ore il governo sammarinese: accettare o meno il diktat italiano sullo scambio automatico delle informazioni nel settore finanziario nella prospettiva della fuoruscita dalla black list di cui al
Ha chiesto fra l’altro Fabbri: ‘Adesso tra le condizioni poste
e che vi ha illustrato il Segretario
agli esteri Mularoni, c’è
anche quella dello scambio
automatico di informazioni… ‘
Ha risposto Felici: ‘Lo scambio automatico di
informazioni è una condizione
più onerosa rispetto a quanto
previsto dal modello Ocse all’articolo
26.
Probabilmente è una
direzione di marcia verso cui
l’Italia intende andare nei rapporti
internazionali.
La situazione è
onerosa, ma certamente ci sarebbe
certezza sulla nuova realtà
che dopo questo cataclisma potrà
comunque iniziare.
Tra essere
in black list senza accordo, e non
esserci avendo raggiunto delle
intese, questa seconda opzione
appare da considerare. Insomma
si può andare verso le richieste
fatte ma avendo definito con
l’Italia le risorse con cui l’economia
sammarinese può ripartire.
Insomma, se si chiude la partita
con l’Italia, occorre avere chiare
le basi delle quali la nostra economia
riprenderà. E un ragionamento
da considerare bene.‘