L’Informazione di San Marino intervista un ‘indignato’: Matteo Zeppa

L’Informazione di San Marino intervista un ‘indignato’: Matteo Zeppa

David Oddone, L’Informazione di San Marino: Intervista con un “indignato”: “Mafia, ci si muove solo ora per arginare il problema e in maniera patetica” / Zeppa: “Sveglia! Ci stanno fottendo il futuro” / “Sottomarino non si candiderà alle elezioni, se lo farà non andrà con questi partiti”

Che idea ti sei fatti rispetto
agli ultimi fatti di cronaca,
mi riferisco alle infiltrazioni
mafiose?

“Attraverso il movimento Sottomarino,
stiamo cercando di
fare serate di ‘presa di coscienza’
della problematica. Quello
che sconvolge, e che si è reso
palese nell’ultimo incontro con
il poliziotto di Catturandi,
sono
le forti similitudini tra le realtà
italiane a forte densità mafiosa
e San Marino. Sai meglio di me
che una cosca si insinua laddove
il sistema Stato lo permette.
Tutti i fatti di cronaca recente,
figli di inchieste italiane – e
questo è davvero il punto dolente
– hanno messo in evidenza
come siamo scoperti sotto
tutti i punti di vista per questo
aspetto.

Ricordo le parole di
un Segretario circa un anno fa,
che diceva che la mafia a San
Marino non poteva esistere. Direi che tutto dimostra
esattamente il contrario. Ma
quello che è davvero impietoso
è che ci si muove solo ora per
arginare il problema, anche in
maniera un poco patetica a dire
il vero. Non fornire le forze
dell’ordine di normalissimi
strumenti per perseguire la
tutela dei cittadini da certi avvenimenti,
un esempio su tutti
le intercettazioni telefoniche,
è davvero paradossale.

Anche
altre piaghe sociali, esempio i farabutti killer dei
cani
, sarebbero potute essere
quantomeno arginate. Oppure
anche l’istituzione del fermo
di polizia cautelativo. Questo è
un Paese dove si fanno decreti
a carattere di urgenza su tutto,
meno che sul necessario… è
davvero disarmante”.

Qual è il grado di consapevolezza
dei sammarinesi rispetto
alla mafia in territorio?

“Guarda, me la pongo spessissimo
questa domanda. Il
sammarinese è un poco orso
da questo punto di vista. Non è
stato mai abituato a mio parere,
a ragionare per ‘senso di comunità’,
ma a coltivare sempre
e solo il proprio orticello. E’
fondamentalmente apatico e
disinteressato.

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