L’Informazione di San Marino: Usura, presi i “banchieri” della mafia spunta pure la maserati targata Rsm
Continui ed estenuanti appostamenti e pedinamenti. Ma anche interminabili intercettazioni, tutto per arrestare l’altra notte 23 persone accusate a vario titolo e in alcuni casi con l’aggravante del metodo mafioso, di riciclaggio, usura, estorsione, truffa, corruzione, sostituzione di persona, trasferimento fraudolento di valori, associazione a delinquere, furto aggravato e ricettazione. Una valanga di reati emersi nell’operazione Black Hawks, coordinata dal colonnello Marco Menegazzo, comandante del Gico della Guardia di Finanza, che ha permesso anche di sequestrare beni mobili e immobili per un valore di 5 milioni di euro. Le intercettazioni e tutte le tecnologie disponibili sono state utilizzate, ma gli indagati, e in particolare i cugini Facchineri finiti in manette, al telefono non parlavano. Dall’indagine, coordinata dal pm Giuseppe D’ Amico, è emerso anche che i mediatori era spesso le vittime. Infatti, chi agiva per conto della famiglia calabrese dei Facchineri, Orlando Purita e Gianluca Giovannini, erano loro stessi vittime dei componenti della ‘ndrina. Se tardavano nei pagamenti erano botte da orbi. I cugini Facchineri, Vincenzo e Giuseppe, prestavano denaro ai due mediatori con un tasso d’ interesse usurario del 15% al mese. A loro volta, Purita e Giovannini si rifacevano effettuando prestiti a terzi con un tasso del 20% e truffando alcuni imprenditori del settore nautico. (…)
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