“Nella stessa giornata in cui in Governo ha dimostrato di non avere più la forza numerica (28 a 28) e l’autorevolezza per proporre al Paese soluzioni adeguate per superare le gravi problematiche scaturite dalla vicenda Asset Banca, senza alcun pudore, ha votato alla Dirigenza dell’Authority un candidato, che benché ineccepibile dal punto di vista personale e professionale, è risultato palesemente privo dei requisiti di legge (Legge 25 maggio 2004 n.69).
Il PDCS non ha partecipato al voto e si è riservato di mettere in atto altre azioni in risposta a questa violazione; si rammarica nel contempo che la Reggenza non abbia avuto la forza di chiedere al Consiglio e soprattutto al Governo il dovuto rispetto della legge.
Non pago di ciò, il Governo ha proposto successivamente, con votazione palese, la nomina della moglie di un Consigliere di A.P. nel Consiglio Direttivo della Banca Centrale, nonostante l’evidente inopportunità politica di questa designazione.
E non è ancora finita!”
- Incontro dei Segretari Bacciocchi e Ciavatta con F.A.M.S. e C.O.N.S.
- L’opposizione stigmatizza il comportamento della maggioranza ormai ferma a 28 voti