La giustizia? Meglio il mare. Ha votato meno del 20%

La giustizia? Meglio il mare. Ha votato meno del 20%

Urne deserte, cinque quesiti snobbati anche nelle nostro province Affluenza maggiore nei comuni dove si votava anche per i sindaci.

ANNAMARIA SENNI – Una giornata di sole ha accompagnato i votanti romagnoli ieri dalle 7 alle 23. Quesiti referendari, quelli sulla giustizia, con poco ‘appeal’ anche per gli elettori di Romagna. In tempi di Covid, guerra, inflazione, caro bollette, ha vinto la partita una spensierata giornata al mare (ad abbronzarsi sotto un sole invitante) contro l’alternativa di rinchiudersi in una cabina elettorale ad esercitare un democratico diritto stampato nella Costituzione, e a spremersi le meningi per votare con cognizione di causa con un ‘Sì’ o con un ‘No’ su quella materia ostica della giustizia italiana, da addetti ai lavori. Gli italiani erano chiamati a esprimersi sulla legge Severino, le misure cautelari, la separazione delle carriere, le valutazioni dei magistrati, e le candidature per il Csm. Alla chiusura dei seggi, alle 23, il referendum si era andato inesorabilmente a schiantare contro il lasciapassare del quorum del 50% più uno degli aventi diritto al voto. (…)

Articolo tratto dal Resto del Carlino

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