“La manovra economica del Governo è iniqua”

“La manovra economica del Governo è iniqua”

Dubbi e perplessità sull’efficacia dell’annunciata riduzione della monofase di due punti; una misura che non garantisce con certezza il reale abbassamento dei prezzi

La grave situazione generale del paese e i numerosi problemi che assillano ogni giorno i pensionati, soprattutto quelli con bassi redditi e con problemi di salute, sono stati al centro dei lavori del Comitato Direttivo della FUPS-CSdL riunitosi nella mattinata di oggi.

La crisi economica e sociale di San Marino non lascia intravedere sbocchi e pesa fortemente sulla parte più debole della società; i giovani non trovano un’occupazione, centinaia di lavoratrici e lavoratori perdono il posto di lavoro e una volta finito di percepire gli ammortizzatori sociali rimangono senza alcun reddito. Per gli ultracinquantenni e le donne trovare un’occupazione, anche generica, è ancora più difficile. Migliaia di pensionati, molti dei quali non autosufficienti e con necessità di assistenza permanente, percepiscono pensioni o assegni di accompagnamento del tutto insufficienti. La situazione a volte è drammatica, anche perché in questi casi i servizi sociali non riescono a coprire tutte le necessità.

Il Governo fa finta di non sentire e non risponde alle richieste della CSU e delle Federazioni dei Pensionati, le quali chiedono pressantemente il confronto che non avviene neanche sulle cose che non aumenterebbero i costi dei bilanci dello Stato e dell’ISS, anzi il contrario, come la richiesta di rivedere la scelta di affidare a gestione privata la nuova struttura per anziani di Fiorina, che determina maggiori costi e minore qualità.

Di recente è stata varata un nuova normativa peggiorativa per il rilascio dei permessi di soggiorno alle badanti; è aumentata la burocratizzazione e di conseguenza il disagio per le famiglie, che così sono meno incentivate a metterle in regola. Abbiamo sempre chiesto di semplificare la burocrazia, che oltre ad agevolare le famiglie comporterebbe un risparmio di risorse e un miglior controllo del territorio, riducendo l’abusivismo e lo sfruttamento.

Chi governa, rifiutando il confronto col sindacato, è riuscito perfino a distruggere il servizio di trasporto spiaggia estivo che funzionava bene da anni, ed era utilizzato con soddisfazione da un numero considerevole di pensionati. Questi sono esempi di arroganza del governo e delle autorità politiche, incapaci di risolvere i problemi del paese, di rappresentare la volontà dei cittadini onesti e laboriosi e di tutelare la secolare sovranità di San Marino nei confronti dell’Italia.

La manovra economica straordinaria che il Governo presenterà a breve in Consiglio Grande e Generale, con provvedimenti frammentari e non organici, non sarà equa perché a pagare le conseguenze della crisi saranno come sempre i meno abbienti e i cittadini onesti, mentre nulla cambierà per gli approfittatori, i faccendieri, gli speculatori, i distruttori del territorio, i proprietari occulti di immobili, i trafficanti di fondi neri e i collusi tra affari e politica, che in pochi anni, per mancanza di trasparenza del loro operato e quindi senza versare neanche il dovuto allo Stato e all’ISS, hanno accumulato grandi ricchezze. Di questo i cittadini al momento opportuno chiederanno conto!

Il Direttivo FUPS esprime dubbi e perplessità sull’efficacia e sui risultati che potrebbe portare l’annunciato provvedimento che il Governo intende assumere, di riduzione della monofase di due punti percentuali, anche perché questa misura non garantisce con certezza che vi sarà un reale abbassamento dei prezzi. Tornando sul piano generale, San Marino sta attraversando la crisi generale più pesante del dopoguerra; le responsabilità sono anzitutto della classe dirigente politica, ma anche amministrativa e imprenditoriale degli ultimi decenni. I partiti, o quel che resta di essi, non sono più capaci di svolgere un ruolo di aggregazione e di partecipazione democratica per obiettivi condivisi. I cittadini stanno sempre più perdendo fiducia nelle istituzioni; questo indebolisce fortemente la democrazia.

Nonostante questa pesantissima situazione, la classe politica continua imperterrita il lavorio degli inciuci per le lotte di potere, di gruppo o personali, che nulla hanno a che fare con l’interesse della collettività e dei tantissimi cittadini onesti e rispettosi della legalità.

Per tornare alla normalità, sarebbe invece opportuno che le persone che hanno contribuito a portare il paese sull’orlo del baratro si facciano da parte per lasciare la strada libera a una nuova classe dirigente, capace di agire nella trasparenza e con onestà, legalità, responsabilità, e in grado di amministrare lo Stato in sintonia con i cittadini, perseguendo il bene comune. Si potrà pensare che queste sono solo illusioni e sogni, ma non vediamo altra strada per salvare il paese e ridare fiducia ai cittadini nel proprio futuro.

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