Crypto, presto una legge anche a San Marino
DAVID ODDONE – (…) Lasciare le criptovalute nel loro attuale stato “non regolamentato” pone una serie di problemi non di poco conto per i consumatori, che corrono il rischio di acquistare prodotti inadatti che non capiscono veramente. Inoltre in assenza di standard legali minimi per il rischio operativo, compresi i rischi informatici, gli investitori sono esposti a pericoli quali hacking, interruzioni del trading, commissioni non trasparenti e perdita di dati. Fino a quando tutto questo non sarà risolto, la protezione del consumatore e dell’investitore in questo momento avverrà attraverso i regolamenti dei partecipanti al mercato, in particolare in relazione alle società di investimento e alle sedi di negoziazione. Un po’ poco francamente, soprattutto in rapporto alla mole di transazioni! E San Marino? L’obiettivo è quello di arrivare a normare il settore entro la fine dell’anno. Traguardo certamente ambizioso, ma anche fondamentale per tutelare gli utenti, ma anche per permettere a chi ha le carte in regola di operare. Un balzo in avanti in questo campo è vitale per la nostra Repubblica, visto che l’attuale governo sta facendo proprio dell’innovazione il suo cavallo di battaglia. (…)
Articolo tratto da La Serenissima