La Svizzera contesta il verdetto del G20 su base Ocse

La Svizzera contesta il verdetto del G20 su base Ocse

La Svizzera,
appena saputo di essere stata inserita in una lista nera dei paesi non collaborativi in materia di scambio di informazioni da parte dell’Ocse in vista del G20 di Londra, ha subito provveduto ad uscire dalla situazione dichiarando di accettare, in materia, appunto lo standard Ocse. Come del resto ha fatto a distanza di una decina di giorni
– e pure con successo –

anche la Repubblica di San Marino, riuscendo pure essa a guadagnare la grey list in prima battuta.

Però la Svizzera, membro dell’Ocse, ha preso subito a contestare il fatto che detta oraganizzazione, di cui è Stato membro, si sia permessa di prendere una decisione così importante nei suoi confronti, senza avvertirla. Come prima reazione ha bloccato il finanziamento alla organizzazione stessa (136’000 euro), precisando che di qui in avanti si opporrà con tutte le sue forze a ogni valutazione condotta – dall’OCSE o dagli stati del G20 – nei suoi confronti senza essere prima stata interpellata in merito ai criteri qualitativi che si intendano adottare.
Sarebbe più difficile contrastare invece, sia per la Svizzera sia per altri Paesi della grey list,
un eventuale scudo fiscale deciso a livello di G20.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy