È ormai certo che la Svizzera sottoporrà a referendum popolare l’allentamento del segreto bancario. Allentamento richiesto dai nuovi impegni assunti dal governo federale
il 13 marzo scorso (con conseguenze indirette sui comportamenti di altri Stati,
San Marino compreso, a ridosso del G20).
I nuovi impegni, infatti, assunti dal governo svizzero comportano la stesura di convenzioni contro le doppie imposizioni in cui sarà prevista l’accettazione dello standard Ocse nello scambio di informazione anche in materia finanziaria
compreso l’art. 26 di tale standard.
Poiché questa accettazione comporta modifiche alle legge federali attuali,
il referendum non può non essere previsto.
A quanto pare è stato già raggiunto un accordo fra le autorità centrali e quelle cantonali per sottoporre a referendum solo la prima convenzione contro le doppie imposizione (la prima del nuovo tipo) che il governo andrà a sottoscrivere.
Tale prima convenzione sottoscritta dalla Svizzera, quasi certamente, sarà modello per quelle di altri paesi, che si trovano, come San Marino, nella necessità di salvare il salvabile.