Per Stefano Vitali, presidente della Provincia di Rimini, l’Aeroporto Fellini non può essere
classificato bonsai.
Ed è supportato da Massimo Masini (alla guida di Aeradria) che afferma: ‘Siamo al quarto posto tra gli
undici aeroporti della costa
adriatica, dietro solo a quelli di
Venezia, Treviso, Bari.
Ci seguono gli scali di Trieste,
Forlì, Ancona, Perugia,
Pescara, Foggia e Brindisi.‘
Lo si legge in un articolo di Mario Gradara di Il Resto del Carlino. Titolo: A rischio gli aeroporti bonsai
‘Quello di Rimini ai privati’
/ Troppi sprechi in Regione, Vitali lancia la sua ricetta
‘Il nostro aeroporto — afferma Vitali —
nasce e vive su esigenze strategiche (quelle
di servire un bacino turistico internazionale
e quel turismo congressuale e d’affari)
che nulla hanno a che vedere con quelle
di micro ambizioni territoriali o scelte
discutibili che altrove evidentemente si sono
imposte (Vitali fa l’esempio di scali ‘ad
personam’ ‘per parlamentari e notabili locali’).
Vitali ammette come ‘urgente e
non rinviabile un riordino del sistema aeroportuale
regionale’.
Infine afferma: ‘Va
esplorata senza timidezze la scelta di una
privatizzazione che ci aiuti a guardare ancora
più lontano e a liberare risorse pubbliche
al servizio di altre esigenze, altrettanto
strategiche, come dotare il riminese di
collegamenti internazionali adeguati a sostenerne
le caratteristiche della propria
economia’.