L’associazione Pro Bimbi fa il punto sul suo operato

L’associazione Pro Bimbi fa il punto sul suo operato

Si è svolto un paio di settimane fa l’incontro dibattito con le Istituzioni organizzato dall’Associazione Pro Bimbi nell’ambito del settimo ciclo “Benessere del Bambino-Genitorialità consapevole”. Presenti i Segretari di Stato all’Istruzione Morganti e alla Sanità Mussoni, che hanno patrocinato il ciclo di incontri, nonché i Responsabili dei vari servizi dedicati ai minori. Per quanto riguarda l’istruzione sono stati illustrati i principali progetti dell’ultimo anno tra i quali quello dedicato all’inclusione e/o la stesura dei curricula per la riforma del sistema scolastico. 

I genitori presenti hanno chiesto di valutare la settimana corta nelle scuole medie e superiori, così da permettere ai ragazzi di staccare un po’ e passare più tempo in famiglia, e di organizzare delle serate rivolte ai genitori sull’importanza di una corretta alimentazione. A tal proposito è stato ricordato che da quest’anno esiste la commissione mensa, fortemente voluta dall’Associazione, che conta al suo interno anche una rappresentanza dei genitori e che attualmente sta testando e valutando il gradimento dei menù al fine di migliorarne apprezzamento e appetibilità.

Per la sanità si è parlato soprattutto della Pediatria che dopo la crisi dell’anno scorso è tornata quasi alla normalità. Il Dott. Romeo ha poi illustrato la riforma che consentirà una maggior continuità assistenziale col proprio pediatra; questi infatti saranno divisi in due gruppi fissi, ciascuno di 4 pediatri, che si alterneranno, in appositi ambulatori, per trattare tutte le problematiche che non rientrano tra quelle “urgenti” e nemmeno nei bilanci di salute. In questo modo il genitore potrà ad esempio chiedere un appuntamento al suo medico per valutare un mal di testa che si presenta da un po’, una macchia che è comparsa e non se ne va o un qualunque problema non acuto che vuole esaminare e discutere col proprio pediatra o monitorare nel tempo. Una vera e propria svolta nel servizio che va nella direzione di accogliere le richieste dei genitori e della nostra Associazione, che da tempo segue e monitora la situazione.

Prima però occorre risolvere alcune questioni di primaria importanza quali i contratti e gli spazi. Per quanto concerne i contratti dobbiamo infatti rilevare come anche l’ultima pediatra, appena arrivata, abbia già presentato le dimissioni e così l’organico, che finalmente era al completo con otto medici, ora mancherà di una unità e l’attesa riforma non potrà partire. Il Segretario Mussoni, che da quando è scoppiato il “caso Pediatria” si è fatto carico di seguire in prima persona la questione, ha voluto però rassicurare la platea ribadendo che, insieme alla Direzione dell’ISS, si stanno analizzando e formalizzando condizioni contrattuali tali da attirare e trattenere i medici.

Per quanto riguarda invece gli spazi ribadiamo come quelli attuali siano assolutamente insufficienti e inadeguati. Insufficienti perché con solo due ambulatori non si riescono ad organizzare tutti i servizi; se quindi ci fosse anche la disponibilità di un medico in più nei momenti di maggior affluenza questi non potrebbe comunque visitare per mancanza di spazio idoneo e quando c’è il neuropsichiatra (che sta tutta la giornata) la situazione si complica e si rischia di dover visitare bambini nel reparto di degenza (o anche peggio) con tutti i rischi del caso. Inadeguati perché la piccola sala di attesa per le urgenze, che non presenta nemmeno una finestra per un corretto ricambio di aria, spesso non riesce a contenere gli assistiti malati che così si distribuiscono negli spazi attigui dove, tra l’altro, ci sono persone sane in attesa di svolgere visite ed esami specialistici. 

Non va meglio per la zona di attesa (non si può chiamare certo sala) dedicata ai consultori: un corridoio con una pericolosa scala proprio davanti alle sedute adibite all’attesa. Le mamme poi, se devono allattare, sono costrette a farlo davanti al via vai continuo di persone che si recano negli uffici amministrativi dell’Iss (prestazioni, pensioni, ecc). Una situazione che non può e non deve continuare in questo modo; la buona volontà che tutti (operatori e genitori) hanno dimostrato finora ormai non è più sufficiente…anche se non vi fossero al momento altri spazi disponibili occorre fin da ora pensare e predisporre una valida soluzione che nel tempo porrà fine a questi problemi e che permetta di mantenere vicini ma separati i due percorsi (acuto e non).

Ricordiamo infatti che la Pediatria non è l’equivalente della medicina di base dell’adulto perché si fa carico, grazie alla volontà dei medici e del Primario Romeo, anche dei servizi che nell’adulto sono seguiti dagli ambulatori specialistici; pensare quindi di poter fare tutto questo mantenendo gli odierni spazi non è più possibile e neppure accettabile. Confidiamo quindi che, prima di partire con la riforma, vengano risolti questi problemi certi che il fine comune che oggi vede dialogare e interagire tra loro in modo propositivo genitori, Pediatria, Direzione e Segreteria sia offrire il miglior servizio possibile ai nostri bambini.

Comunicato stampa

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