Annalisa Boselli – Corriere Romagna: Il 24 novembre daranno una dimostrazione pratica del perchè dicono no alle 24 ore: correggeranno i compiti sotto un gazebo /
Scuola, i prof scendono in piazza /
In centinaia ieri in assemblea: troppi tagli e incertezze da Roma
RIMINI. Gli insegnanti scenderanno in piazza Tre Martiri due volte: oggi per la manifestazione organizzata a livello europeo per protestare contro l’austerità e nel pomeriggio di sabato 24 quando porteranno compiti in classe e libri di testo sotto un gazebo per far capire ai cittadini quel lavoro «grigio» che gli insegnanti devono fare a casa. La mattina dello stesso giorno, invece, è previsto lo sciopero dei principali sindacati, compresi Snals e Gilda. Nel frattempo continua la mobilitazione, come in diverse città italiane: “settimane bianche” (giorni in cui gli insegnati svolgeranno in classe il lavoro che fanno al pomeriggio), blocco dei viaggi d’istruzione, dell’adozione dei libri di testo, sospensione delle sostituzioni e dell’orientamento verso l’università.
La mobilitazione, partita inizialmente dal liceo Volta-Fellini di Riccione poi “deflagrata” nel liceo Einstein di Rimini, si sta espandendo a macchia d’olio tra tutti gli istituti della provincia.
A confermare le iniziative di protesta sono state le centinaia di docenti (oltre trecento) che ieri mattina hanno affollato l’aula magna dell’Einstein in una partecipatissima assemblea tra tutte le scuole riminesi di ogni ordine e grado, dall’infanzia fino alle superiori, indetta a livello naziona- le da Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda. Esauriti tutti i 220 posti a sedere, le gradinate e gli spazi in piedi, ma tale era la presenza che non tutti sono riusciti a entrare e si sono fermati nell’atrio del corridoio della scuola, pur di ascoltare. (…)
