Liberamente San Marino sul Congresso Partito Socialista

Liberamente San Marino sul Congresso Partito Socialista

La dirigenza del Partito Socialista si appresta a celebrare il proprio congressino farsa, senza la partecipazione degli aderenti alla Corrente interna “Liberamente San Marino”, ma con in prima fila, c’è da scommetterci, tutti quei dirigenti uniti saldamente dalla difesa dei loro succolenti privilegi e immeritati benefici, collante ben più solido di valori e di principi socialisti, sempre più rari da riscontrare nell’attuale Partito Socialista.

Leggendo le interviste rilasciate in questi giorni dagli alti papaveri, si capisce che il Partito Socialista si sta presentando all’appuntamento con il piattino nelle mani, alla ricerca di un posticino, anche piccolo, nel patrio Governo di “Bene Comune”. Infatti, anche nel lessico invocano ad ogni piè sospinto questo sempre più impalpabile e misterioso bene comune, affinchè la maggioranza, di solito distratta nei confronti di un P.S. sempre pronto e sempre disposto a fare loro da puntello, capisca quanto siano sinceri e bramosi di avere un pochetto di potere. E perchè possano ancor meglio intendere consultano tutte le forze politiche prima della celebrazione del Congresso. Uno stato di genuflessione idecorosa e imbarazzante per tutti i Socialisti.

Intanto però si premurano di tenere nascosto il Documento Alternativo proposto al Comitato di Segreteria da “Liberamente San Marino”. Non ne vogliono proprio parlare, in quanto troppo pericoloso informare gli iscritti, troppo democratico. E se poi gli stessi iscritti dovessero scegliere le tesi di “Liberamente San Marino”? Troppo rischioso.

Meglio allora occultare, tacere, e far credere ai Socialisti per l’ennesima volta che esiste un solo documento, quello della dirigenza.

Invece i Documenti Congressuali sono due. In uno, quello distribuito a tutti, si parla prevalentemente di potere, di Governo e di supporto al “Bene Comune”.

Nell’altro, il nostro, tenuto nascosto a tutti, si parla di moralizzazione dei sistemi di voto; di adesione al Referendum per la preferenza unica; di lotta al connubio politica/affari, che ancora condiziona pesantemente il nostro Paese; di messa al bando, rispetto a cariche di Partito e di di membro del Consiglio Grande e Generale, di tutti coloro i quali siano stati implicati a vario titolo nelle pratiche di compra/vendita del voto, nel voto di scambio, nell’utilizzo della politica a fini personali. E si parla di razionalizzazione delle spese all’interno del Partito, che non può indebitarsi per continuare a elargire stipendi da nababbi.

Cari Socialisti, di tutto questo non sentirete parlare nel Congresso del P.S. Tenendovi nascosti i fatti e i documenti, vi prenderanno in giro, ovviamente nel nome del Socialismo! Ma tanto ai dirigenti del Partito importa solo celebrare un congressino farsa, politicamente corretto, per offrirsi a basso costo a “Bene Comune”, ovviamente per il bene comune.

Tutto questo è triste, ma purtroppo è anche vero!

“LIBERAMENTE SAN MARINO” Corrente del P.S.

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