Libero, Nino Sunseri, Sepa. Da Berlino puoi pagare una fattura in Italia

Libero, Nino Sunseri, Sepa. Da Berlino puoi pagare una fattura in Italia

Libero

Senza frontiere. Ecco il conto europeo

Da
Berlino puoi pagare una fattura in Italia

Dal 2014 le procedure operative
per i correntisti saranno uguali in tutto il continente e si potrà operare
senza aggravio di costi

Nino Sunseri

Nasce il conto corrente europeo. Dal
primo febbraio sarà possibile farsi accreditare lo stipendio in una banca di
Parigi e da lì poi ordinare il bonifico per pagare l’affitto o le bollette in
Italia. È la rivoluzione della Sepa (Single euro payments area-Area comune dei
pagamenti in euro). Coinvolge i 27 membri della Ue cui si aggiungono i quattro
dell’Efta (Svizzera,
Liechtenstein, Norvegia, Islanda) e il Principato di Monaco
.

Cosa cambierà? Dal 2014, in breve, le procedure di bonifico adottate da ogni
singolo correntista saranno uguali in tutta Europa, mentre gli standard
nazionali (ad oggi ancora in vigore) verranno abbandonati.

La trasformazione, secondo i calcoli dell’Abi, dovrebbe comportare un
abbattimento di costi delle transazioni pari a circa l’1% del Pil. Per le
banche, ovviamente, una spinta maggiore alla trasparenza e alla concorrenza.
Certo è difficile pensare che un cliente normale, pur avendo l’opportunità di
utilizzare Internet e l’home-banking, sposti all’estero il proprio conto
corrente (a meno che non abbia interessi di natura internazionale).

Si tratterà, casomai, di capire se, per esempio, il nuovo sistema permetterà
ad un cliente italiano di ottenere un mutuo in Germania per sfruttare
l’opportunità offerta dal costo del denaro più contenuto.

Ben diverso, ovviamente, il discorso per le aziende e soprattutto le
multinazionali. Non avranno più la necessità di decentrare alle singole sedi
nazionali gli incassi e i pagamenti (soprattutto per quando riguarda gli
stipendi). Potranno avere una sola tesoreria per tutta Europa con evidente
risparmio di uomini e mezzi.

Ricordava ieri il Sole 24 Ore citando l’intervento di Paola Giucca,
direttore dei sistemi di pagamento della Banca d’Italia: «Non ci sarà nessuna
differenza tra pagamenti nazionali e internazionali. Un consumatore potrà
aprire un conto in qualunque Stato ed effettuare pagamenti in tutti i Paesi».

«La Seba innova
il concetto di mercato domestico – aggiungeva il capo del Servizio Smp,
Domenico Gammoldi -. Con Seba stiamo parlando di 32 nazioni non solo
dell’Unione europea» con oltre 500 milioni di abitanti, 9 mila soggetti
fornitori di servizi di pagamento armonizzati. Per tutti costoro tra sette mesi
scatta il termine ultimo per la migrazione ai bonifici e agli addebiti diretti
(come i Rid) Sepa e il divieto di richiedere il Bic (Codice identificativo
d’azienda) per i pagamenti nazionali. L’Iban resterà invariato.

Il completamento di questo processo, secondo Banca d’Italia, richiede uno
«sforzo straordinario» ma i benefici sono «notevoli» in termini di concorrenza
ed economie di scale, sviluppo di servizi innovativi, minori costi e
superamento delle frammentazioni a livello nazionale.

Il vecchio sistema nazionale di autorizzazione dei bonifici resterà in
vigore fino al 31 gennaio 2014. Gli ordini di addebito permanenti verranno
convertiti automaticamente ai nuovi standard.

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