Liberte’ Egalite’ Fraternite’ di Epifanio Troina

Liberte’ Egalite’ Fraternite’ di Epifanio Troina

Venerdì scorso, il mondo ha appreso di un’ azione sanguinosa e brutale a Parigi da parte di un  gruppo terrorista denominato “stato islamico” (ISIS). Gli attentati a Parigi, allo Stade de France, al teatro Bataclan e a 3 ristoranti, da parte degli assassini di Ansar al-Sharia, ovvero al-Qaeda, hanno causato la morte di un centinaio di persone, di decine i feriti ed il terrore e la paura si sono diffusi tra gli abitanti di tutto l’occidente europeo. Quasi tutti i capi di Stato e di governo del mondo hanno condannato l’accaduto ed hanno espresso la loro solidarietà al popolo francese vittima di estrema barbarie. Anche San Marino si è unita al coro incondizionatamente: condoglianze ai morti a Parigi e condanna degli attentati in Francia.
Grande è stato il clamore e lo sdegno per questo attacco criminale così come grande clamore aveva destato l’attentato a Charlie Hebdo che aveva causato la morte di 12 persone ed il ferimento di altre 11. E molti hanno ricordato e collegato i due eventi.
Tuttavia, si dovrebbe riflettere sul perché un’azione di questo tipo provochi reazioni diverse a seconda di dove accada; cioè, se l’azione criminale si svolge in Francia, in Spagna o negli Stati Uniti, il mondo reagisce con la condanna dei responsabili e accoglie anche le azioni che possono essere intraprese nei confronti di questi, ma non è così quando l’azione avviene in Medio Oriente, in Africa o in Asia. In questi casi i media sembrano essere abituati a descrivere al mondo questi eventi come se fossero una “incresciosa” parte della routine della vita quotidiana di quelle persone. Si tratta di vittime in tutti i casi, sfortunati protagonisti dell’azione criminale.
Ricordiamo le parole del ministro degli esteri francese Laurent Fabius, il 28 gennaio 2013, quando ricevette una delegazione e disse che “sul terreno, (al Nosra, ala armata siriana di al-Qaeda) sta facendo un buon lavoro”. Da ricordare che i jihadisti di al-Nosra e lo stato islamico avevano ucciso 55 civili e ferito 400 a Damasco; 48 furono i morti in attentati con autobomba ad Aleppo; 11 adulti e 7 bambini furono uccisi a Qatana in 3 attentati dinamitardi; 100 morti, 1 sacerdote e 7 studenti furono uccisi a Homs; durante i 4 mesi di saccheggi e profanazione di Maaloula, sono statet rapite  12 religiose e 7 giovani.
– Lo scorso 11 gennaio, 2 bambine kamikaze, a Maiduguri e a Potiksum in Nigeria, si fecero saltare in aria uccidendo 22 persone. Boko Haram rivendicò quella nefandezza. Qualcuno lo ha ricordato ?
– Nell’aprile 2015, in Kenia, nella città di Garissa, per mano di jihadisti somali furono uccise 217 persone. Qualcuno lo sa ? Ma in quel caso ci fu ben poca reazione da parte dell’occidente a seguito dell’attacco terroristico.
– Un attentato terroristico fu portato dall’Isis a Sousse, località balneare della Tunisia, all’Hotel Riu Imperiale Marhaba e all’Hotel Soviva, il 27 giugno. Le vittime furono 37 e 36 i feriti. Qualcuno lo sa?
– Lo scorso 1 agosto, i miliziani di Boko Haram, che hanno giurato fedeltà allo stato islamico, hanno ucciso più di 100 persone nella città di Baqa, nel nord est della Nigeria.
Contemporaneamente in Libia, una “divisione” dell’Isis ha “giustiziato” 2 giornalisti tunisini perché lavoravano per una tv che “insulta Allah”.
Dallo scorso 15 agosto, le campane non suonano più ad al-Qaryatain in Siria centrale. Infatti, il 6 agosto, nella mattinata, i jihadisti, armati dalla triplice intesa (stati uniti, francia e turchia) hanno continuato il loro “buon lavoro” e hanno preso il controllo della città con 18.000 musulmani sunniti e 2.000 cristiani siriaci cattolici e ortodossi. Il giorno 15 agosto, a mezzogiorno, a Parigi le chiese hanno suonato le loro campane ma non certo in sostegno dei cristiani orientali martirizzati con le armi dell’Occidente. E sentendo le campane di Notre Dame de Paris, Laurent Fabius si sarà ricordato che “al-Nosra ha fatto un buon lavoro” ! Per mano dell’Isis, da quattro anni muoiono persone in Siria. Qualcuno lo sa?
•    Nel cuore dell’Africa, nella Repubblica Democratica del Congo, più di 6 milioni di persone sono state uccise negli ultimi 5 anni, e la metà di loro erano bambini sotto i 5 anni!. Un genocidio perpetrato da ruandesi e ugandesi, nel silenzio più assoluto da parte del mondo che noi chiamiamo “libero” !
Il 31 ottobre scorso, i corpi di 286 donne, di età compresa tra i 18 e i 25 anni, tutte violentate, sono stati scoperti nella città di Krasnoarmejsk, regione di Donetsk, dopo la liberazione della città che era stata occupata dal battaglione nazifascista ucraino Dniepr-1. Qualcuno è al corrente di questo ?
 
Il 12 novembre, il giorno prima della strage a Parigi, il gruppo estremista di Al Baghdadi, ha aperto un nuovo fronte: il Libano e per inaugurare la sua campagna di terrore ha scelto un quartiere roccaforte del nemico sciita Hezbollah, inviando i suoi miliziani a farsi saltare in aria imbottiti di esplosivo. Le deflagrazioni, avvenute a pochi minuti di distanza a Burj al-Barajneh, nella periferia sud di Beirut, hanno ucciso 37 persone e ne hanno ferito più di 180, decine delle quali gravemente. I media hanno taciuto questa notizia e qualcuno ha manifestato sdegno per questo?
Oggi, 18 novembre, una potente esplosione nella città di Yola, nel nord-est della Nigeria, ha causato la morte di 32 persone e 80 feriti. La tragedia è avvenuta dopo le preghiere della sera in un momento in cui la gente ha cominciato a lasciare la moschea ed il gruppo radicale “Boko Haram”, che sta cercando di stabilire un califfato islamico e di introdurre la sharia su tutto il territorio della Nigeria, ha rivendicato l’attentato. Più di 2,5 milioni di persone sono state costrette a fuggire dalle loro case in Nigeria, Niger, Ciad e Camerun dal maggio 2013 a causa di attacchi dei militanti di Boko Haram.
Nel corso del 2015, dunque, e fino agli attentati terroristici a Parigi del 13 novembre, sono morte ufficialmente migliaia di persone per attacchi terroristici degli stessi islamisti radicali che nella notte tra venerdì e sabato scorso hanno seminato la morte nella capitale francese. Solo negli attentati più sanguinosi, i terroristi hanno ucciso 621 uomini in Nigeria, 378 in Irak, 259 nello Yemen, 212 in Siria, 144 in Camerun …

Nessuno pretende e nemmeno desidera una nuova crociata, ma un po’ di Politica sì. Perché la politica che in questi anni ha portato a schierarsi contro l’Irak, la Libia o la Siria, oscillando tra sussulti guerrafondai e menefreghismo da pusillanimi in base alle convenienze del momento, assecondando i principali colpevoli di tutto questo, coloro i quali desiderano creare instabilità in tutto il mondo, è vergognosa e imbarazzante. Il doppio standard in atto contro la violenza e il terrorismo che semina la morte va denunciato, perché solo così potremo costruire vere vie di pace e garantire i principi fondamentali che devono essere di ogni essere umano: la libertà, l’uguaglianza, la fraternità.

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