LICENZOPOLI. IN COMMISSIONE ATTI INDAGINE AMMINISTRATIVA
APPROVATO ODG DEL PSD; ENTRO LUGLIO IN SEDUTA SEGRETA
Gli atti dell’indagine amministrativa sul caso Licenzopoli saranno svelati in commissione consiliare Finanze, in seduta rigorosamente segreta.
Questo il contenuto in pillole dell’ordine del giorno, presentato dai commissari del Psd, Denise Bronzetti, Stefano Macina e Iro Belluzzi, e approvato all’unanimita’ dalla commissione Finanze riunita oggi a Palazzo Pubblico. “Considerata la vicenda Licenzopoli quale elemento di turbativa dell’immagine del sistema economico sammarinese- recita il testo del documento- considerato che dall’indagine amministrativa disposta dal congresso di Stato potrebbero emergere delle carenze normative e di comportamenti nel sistema concessorio e di verifica dei requisiti per il rilascio delle licenze”, la commissione Finanze impegna il congresso di Stato “a dare lettura in seduta segreta della Commissione degli atti integrali dell’indagine disposta con delibera nel luglio 2009, affinche’ venga svolto apposito dibattito entro il mese di luglio 2011”. Con la presentazione dell’ordine del giorno in commissione Finanze si e’ riaperta cosi’ una parentesi sull’indagine, avviata nel 2007 e conclusa due anni dopo con un’archiviazione da parte del magistrato inquirente Roberto Battaglino, sulle truffe per doppie abitabilita’. Ovvero, la possibilita’ di affittare lo stesso ufficio a piu’ societa’ “fantasma”. A creare scalpore, nel 2009, furono le motivazioni addotte dal magistrato per l’archiviazione della vicenda, ovvero, l’attestazione che sul Titano fosse una consuetudine la compresenza di piu’ societa’ nello stesso vano, per mancanza di controlli in grado di verificare l’illecito.
Dalla sentenza parti’ quindi un’indagine amministrativa per comprendere meglio se vi fossero responsabilita’ e sui cui esiti i commissari oggi chiedono di fare luce. “L’indagine era necessaria- spiega in Commissione il segretario di Stato per l’Industria, Marco Arzilli- per rintracciare le zone d’ombra della normativa vigente a cui mettere mano”. Da allora molto e’ stato fatto a livello normativo, assicura Arzilli, ma “il percorso non e’ finito”.
Infatti, “il caso Licenzopoli- precisa il segretario di Stato- ha evidenziato la necessita’ di un maggior coordinamento tra gli uffici e di una maggiore condivisione dei dati”. Coinvolti da queste carenze sono risultati l’ufficio tributario, quello di controllo delle attivita’ economiche, le forze dell’ordine, l’ufficio Industria. “Per questo- continua l’inquilino di Palazzo Mercuri- si sta arrivando alla stesura quasi definitiva di un provvedimento volto a dare piu’ risorse alla parte della Pa deputata al controllo, per toglierle a quella concessoria”. Non solo: “Allora e’ mancata una struttura di controllo, diversamente- assicura Arzilli- oggi si dara’ maggiore responsabilita’ in capo al professionista, anche sul fronte penale, e la possibilita’ da parte della Pa di effettuare maggiori controlli”. Resta comunque l’amaro in bocca sulla vicenda: “Certamente l’archiviazione ha lasciato tutti titubanti- ammette- ma ha aiutato a mettere in fila le cose e a far funzionare meglio il sistema”.