L’informazione di San Marino, Antonio Fabbri: “Il treno dei des…ideri”

L’informazione di San Marino, Antonio Fabbri: “Il treno dei des…ideri”

“Il treno dei des…ideri”

ANTONIO FABBRI – Non può che andare all’incontrario, il pensiero, quando si sostiene che avere fatto debito internazionale con emissioni di titoli remunerati al 3,5%, sia stato un forte strumento di marketing per il Paese che ha così attratto investitori. Lungi dal mettere in dubbio il postulato elaborato da chi, alla Segreteria alle Finanze, ancora non ha chiarito del tutto quanto sia il deficit di esercizio 2021 (5 o 76 milioni?). Concettualmente, però, ha tutta l’aria di essere una asserzione ribaltata. Intanto più che investitori sarebbe forse più corretto dire che abbia attratto speculatori, visto il preoccupante rating di Fitch e il fatto che l’interesse di lancio dei Titano bond al 3,5% ha fatto sbrilluccicare gli occhi a chi voleva giocarci sopra nel contesto di un mercato con remunerazioni ben inferiori. Prova ne è che sul fantomatico mercato interno l’emissione dei bond è remunerata all’1%.

Ma è il concetto in sé, per come viene espresso, che stride: l’attrazione degli investitori è stata possibile e si è alzata perché lo Stato ha fatto debito. Figuriamoci se avesse concesso credito, a quest’ora ci sarebbe la fila al portale di Dogana.

Eppure questa modalità di cercare “l’estate tutto l’anno e all’improvviso eccola qua” propagandando anche nella bruma un posto al sole, piace, è accattivante, rassicurante, anche se travisa la percezione. Tutto è stupendo, primi in tutto, unici in ogni circostanza, sempre migliori degli altri, ogni cosa è una grande opportunità. Anche perché… prova a dire il contrario! Bocche chiuse di chi ha perplessità, tanto da non trovare “neanche un prete per chiacchierar”. D’altra parte, se chiacchieri e critichi troppo, è un momento trovarsi dalla chiacchierata con chi porta la tonaca alla requisitoria con chi indossa toga, anche senza motivo. Poi il diritto è trattato come l’elastico delle mutande, viene tirato dove fa più comodo. Così nei tribunali, di ‘sti tempi, è un po’ come negli ospedali: sai come entri, ma non sai mai come esci.

Prendi allora il Des, il Distretto economico speciale, il “treno dei des…ideri”, appunto. Diventa come cercare “l’Africa in giardino, tra l’oleandro e il baobab”, ma non c’è il leone. “Chissà dov’è?” E dov’è? C’è, c’è. È lì, quatto quatto, pronto a balzare fuori e mangiarsi l’agevolazione fiscale, gli immobili, l’economia interna e la credibilità esterna. Sembrano “quelle domeniche da solo in un cortile a passeggiar” e a rimuginare… allora si materializza l’immagine di un albergone di Murata 4.0: un unico grande investitore, con un patrimonio esponenziale rispetto al bilancio di San Marino, che promette di prendersi tutto e di fare tutto. Uno solo a fare la parte del leone nel Des ad hoc. Non più la logica di tanti imprenditori medio-piccoli che fanno economia. Magari è quella del Des la strada giusta. Anzi, la pista giusta… hai visto mai che tra poco non salti fuori pure il progetto di fare l’aeroporto. Già “sento fischiare sopra i tetti un aeroplano che se ne vaaa…

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente il giorno dopo

 

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy