I membri del Covig avevano il dovere di mettere in minoranza Savorelli
Emerge dalla testimonianza del giudice Felici, della quale però neanche una parola è riportata nella relazione della Commissione di inchiesta sul Cis
La Commissione di inchiesta su BancaCis non ha inserito nella relazione neppure una parola della testimonianza qualificata del Giudice Gilberto Felici, oggi alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. (…) Ecco perché è necessario pubblicare in maniera compiuta – come faremo nel corso di più giorni – i contenuti di questa testimonianza, resa pubblica dalla trasmissione delle audizioni agli atti del processo Mazzini. (…)
Quindi il Giudice Felici riferisce quanto scritto nella sentenza della causa di lavoro: “Se le condotte del Direttore generale si fossero configurate come omissive (ad esempio, mancato seguito provvedimentale all’esito di ispezioni presso soggetti vigilati) o abusive (ad esempio, indebite pressioni sugli altri membri del coordinamento per assumere od omettere un provvedimento) il dovere dell’ufficio di Giuliano Battistini – vale a dire quelle responsabilità appena sopra citate, tenuto conto anche delle garanzie di inamovibilità che la legge assegna ai membri Coovig – imponevano reazioni ben diverse dall’avvertimento di guardarsi le spalle rivolto ai subordinati – la famosa e-mail – in danno plateale dell’autorevolezza dell’Istituzione, o dalle mere dimissioni dal solo ruolo di membro del Coordinamento, ma non da quello di dipendente lautamente stipendiato dell’Istituzione pubblica”. (…)
Tratto da L’informazione di San Marino
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