L’informazione di San Marino: Mussoni e Pasini sul caso InterHealth e sui profughi libici

L’informazione di San Marino: Mussoni e Pasini sul caso InterHealth e sui profughi libici

L’informazione di San Marino

Mussoni e Pasini sul caso InterHealth e sui profughi libici

L’accordo con la InterHealth Canada e la questione dei profughi libici, sono i due temi su cui si è focalizzata l’aula del processo Mazzini nell’audizione del Segretario di Stato alla Sanità, Francesco Mussoni, e dell’ex Direttore generale dell’Iss, Paolo Pasini. Mussoni ha parlato, sulla vicenda InterHealth, di una delibera del Comitato esecutivo dell’Iss dall’“oggetto misterioso”. Per questo, ha riferito Mussoni, “dopo aver reperito quella delibera che non era passata in Congresso di Stato né era presente nella documentazione in Segreteria, la mia attività fu di capire di cosa stavamo trattando esattamente. Da un lato mi preoccupai di non dover risarcire danni o fare pagare penali al Paese. C’era un impegno che, appunto, non era stato oggetto di delibera in Congresso.

Il mio intento fu di
superare il termine previsto di
durata dell’accordo per evitare
che il paese fosse magari sottoposto
a penali”. Insomma Mussoni
ha riferito che quell’accordo
preferì mandarlo a decadenza,
per poi abbandonare il rapporto
con la società canadese.
L’avvocato di Bruscoli, Maria
Antonietta Pari, ha chiesto dell
a passata attività professionale
di Mussoni. “Lei è stato sindaco
di Finproject fino al 2003. Poi
membro del Cda fino al 2005. Ha
mai notato in quel periodo anomalie?”,
ha chiesto l’avvocato
pari.

“La domanda mi pare pretestuosa”,
ha replicato Mussoni.
Richiamato, però dal giudice.
“E perché pretestuosa?”, ha per
contro detto il giudice Felici ritenendola,
invece pertinente.
Mussoni ha quindi risposto: “Se
avessi notato anomalie le avrei
segnalate”, ha detto.

Sempre in ambito sanitario è stato
sentito anche l’ex Direttore
Generale Pasini che ha ricostruito
il viaggio in Libia e la venuta
a San Marino di alcuni pazienti
libici, ricoverati per un periodo
presso l’ospedale di Stato. Viaggio
in Libia nel quale vennero
presi i contatti e stabilito l’accordo
di assistenza al quale parteciparono,
oltre a Pasini e Podeschi,
anche altre persone tra cui Ambrogio
Rossini e Gianluigi Carrirolo.
L’avvocato Pagliai della
difesa Podeschi ha anche chiesto
a Pasini se avesse mai ricevuto
pressioni dal Segretario di Stato.
“No”, è stata la risposta

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