L’Informazione di San Marino: nascita SanMarinoPress con seguito con Rtv

L’Informazione di San Marino: nascita SanMarinoPress con seguito con Rtv

(a seguire:

la risposta dal Sito di San Marino Rtv (10 giugno pomeriggio-sera): L”Informazione” , il Tg Economia e i “non pare” / Nota del Dg della San Marino Rtv;

la replica di Antonio Fabbri di L’Informazione (11 giugno): Dottor Romeo, se lo lasci dire …)

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L’Informazione di San Marino (10 giugno)

Coscienze
chiuse…nel cAsset

Antonio Fabbri

SAN MARINO. Lo dicevano il Venerabile e i suoi che controllare il panorama
dell’informazione era uno dei primi passaggi per gestire il potere in un Paese.
Se a San Marino si sia arrivati a certi livelli è difficile dirlo, ma il
panorama informativo è in fermento. Più per addormentare le coscienze che per
dare le notizie. Il cerchio sembra chiudersi con l’agenzia di stampa. Saltato il
piano di Asset, almeno momentaneamente, per finanziare “La Tribuna” con il
tramite della proposta della Associazione Bancaria Sammarinese a tutti gli
istituti di credito, la tendenza a creare un blocco informativo allineato
rimane. Qualcuno la strategia sembra avercela ben chiara, magari non le seconde
o terze file che fanno parte della scacchiera, ma il quadro dei
rapporti è palese. E questo va bene al governo, indaffarato a dare di
San Marino una immagine indorata e di rinascita, e va bene a buona parte
dell’opposizione che pur di non perdere i buoni uffici dei giornali che si
autocitano e si autolodano, su queste cose preferisce non intervenire.

Tuttavia, anche non volendo dare una etichetta a
quello che sta succedendo, la ragnatela di rapporti
emerge da sola nei fatti e nei soggetti.
Nata ufficialmente ieri, la San Marino Press ha
quattro soci. Uno è InfoPress, agenzia eugubina,
poi ci sono i sammarinesi Federico Faitanini,
Francesco Stolfi e Matteo Rossi. Francesco è fi-
glio del più noto Fiorenzo, mentre Matteo Rossi è
notoriamente di area stolfiana nel Psd, come d’altra
parte lo è il Segretario Belluzzi con cui il neo
direttore e amministratore della prima agenzia di
stampa sammarinese ha collaborato fino all’altro
ieri. Notoriamente Stolfi è vicino all’Asset. Lui
ha sempre detto che quella banca non è la sua e
una volta aveva affermato che avrebbe denunciato
Gabriele Gatti per aver riferito ai microfoni di
Report che Asset era del leader del Psd. “Se ha
detto così lo denuncio”, affermò. Vabbé, che dire,
sostenere che uno è proprietario di una banca non
pare una affermazione diffamatoria, ma poi… lo
ha denunciato?
Embè. Diciamo che sia vicino ad Asset, banca
che, come noto, tramite la sua fondazione possiede
“La Tribuna sammarinese”. Per la proprietà
transitiva Tribuna e San Marino Press risultano,
così, affini ad Asset e a Stolfi . Insomma, se non
si può dire che hanno lo stesso referente, si può
però affermare che faticheranno a non tenerlo in
considerazione. Lasciamo pur stare Severini che
con le notizie di Tribuna sul suo blog fa il verso
a questo complessivo disegno. Lasciamolo pur
stare, sennò lui è uno che si arrabbia e dice che
c’è rancore e ci minaccia di denunce che ci fanno
tremare l’elastico delle mutande.
Ma in questo quadro si inserisce anche la Rtv del
dottor Romeo. Se infatti Asset, con tutto il portato
di entrature politiche che ha, induce l’Associazione
Bancaria Sammarinese a proporre alle
banche di finanziare il suo giornale, significa che
su Abs una certa influenza ce l’ha. Ora, con chi
ha fatto l’accordo Abs per il tg economico? Con
la Rtv, che tra l’altro non pare abbia ancora neppure
nominato Stolfi come uno degli indagati del
“conto Mazzini”.
Per carità, ciascuno faccia quello che gli pare, ma
almeno, benedetto Iddio, visto che si parla di trasparenza,
deontologia e questioni di opportunità,
queste cose le vogliamo dire chiare o no?
A volerla dare ad intendere si comincia male, soprattutto
se si vuole fare informazione.
Antonio Fabbri
condiviso financo nelle virgole dal direttore

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Sito di San Marino Rtv: L”Informazione” , il Tg Economia e i “non pare” / Nota del Dg della San Marino Rtv.

Che l’Informazione si occupi oggi della Radiotelevisione di Stato non può che
farci piacere. Se poi avesse la cortesia e la correttezza di specificare meglio
ai suoi lettori la fonte di alcune notizie, farebbe opera ancora migliore e
meglio adeguata all’ambizioso obiettivo che esibisce nella testata. Se invece
quanto scrive non corrisponde al vero, sarebbe forse da prendere in
considerazione cambiare la propria testata con qualcosa del tipo La
chiacchiera faziosa
oppure La diceria da bar, con tutto il
rispetto per i bar dove non sempre le notizie che circolano sono all’altezza dei
caffè serviti al banco.
Sarebbe per esempio utile capire dove e come
risulterebbe a Antonio Fabbri che l’Abs finanzi i Tg Economia, accusa grave per
la testata e per i colleghi che ci lavorano. Siamo disponibili a mostrare a
persone di reciproca fiducia, il contratto in essere fra la Rtv e l’Abs, dove
purtroppo per Fabbri e compagni (chiunque essi siano), non si parla
minimamente , in alcun modo neppure indiretto, di Tg Economia.
Quanto poi al
fatto che la Rtv “non pare – come scrive Fabbri – abbia ancora neppure nominato
Stolfi come uno degli indagati del conto Mazzini”, non ci voleva una grande
ricerca sul web per verificare che è falso. Abbiamo parlato di lui, come di
tutti gli altri, quando la notizia era verificata. Così come sarebbe
interessante approfondire anche perché e su che base il giornale dichiari
l’esistenza di rapporti privilegiati fra Asset e Rtv. Fra l’altro, le banche di
riferimento aziendali di Rtv sono, per chi fosse interessato, BAC, CIS e Cassa
di Risparmio mentre Asset ha solo un ruolo molto marginale nelle nostre
strategie finanziarie, tanto per parlare di trasparenza dove ognuno è bene
peraltro che faccia il suo.
Sarebbe sempre meglio, insomma, quando si
vogliono dare lezioni di correttezza professionale, guardare prima in casa
propria e quando, si va al bar, limitarsi a prendere il caffè e non presunte
notizie fasulle. Il direttore della cosiddetta “Informazione” ha tenuto a
precisare che condivide “financo nelle virgole” quanto scrive Fabbri. Benissimo.
Potrà rispondere lui – nel caso Fabbri abbia difficoltà – sia per quel che
riguarda la fonte sul Tg Economia – contratto alla mano – sia per quanto
riguarda quel “non pare” succitato. Sui “non pare” e su sulle chiacchiere è
difficile fare informazione, men che meno con la I maiuscola.

martedì 10 giugno 2014

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L’Informazione di San Marino  (11 giugno)


Dottor Romeo, se lo lasci dire ….


Antonio Fabbri

 

Dottor Romeo, se lo lasci dire: Severini non avrebbe saputo fare meglio.
Infatti si è scapicollato a riprenderla nel blog, la sua replica. Lei, da
illuminato della Tv di Stato, si è scomodato a rispondere al nostro editoriale,
e non è cosa che capita tutti i giorni. Pur confondendo dal suo alto seggio
un’opinione, quale è il commento, con una notizia, ci ha lusingato.
Ci ha
lusingato con un discorso sulla “I” maiuscola o la “i” minuscola della parola
“informazione”, riferendosi alla nostra testata, che non ha eguali nella
semantica moderna.
Eppoi, se proprio lo vogliamo dire, a noi piace più la “i”
minuscola, tanto che nella testata è proprio così, minuscola. E lo sa perché,
caro dottor Romeo? Non solo per benedetta umiltà, ma perché sulle “i” ci
piacciono i puntini. Allora, a volerceli mettere, anche se non è nostra
intenzione urtare la suscettibilità di alcuno, desidereremmo sommessamente
rilevare che quando del “conto Mazzini” uscirono sul nostro giornale tutti i
nomi, foste solerti a scrivere quello di Stolfi e degli altri, certo… per dire
che ci avevano querelato e per sostenere che i chiamati in causa etichettavano
come infondato quanto compariva nei nostri articoli, dei quali peraltro non
riportavate nemmeno per riassunto il contenuto. Non ci sovviene che, su questo,
ci abbiate dato un benché minimo diritto di replica. Ma magari lei, a cercare
sul web bene bene, forse lo trova. Forse… Poi c’è quella storia dell’accordo
con Abs. Quindi l’accordo c’è. E allora vede che non era del tutto infondato
dire che l’intesa con l’Associazione bancaria è in essere? Nessuno le ha dato
colpe per questo. Si sono fatte considerazioni su dei dati di fatto: accordo
Rtv-Abs e influenze su quest’ultima di Asset. Però, quella che sull’accordo
fatto tra Abs e Rtv dovremmo accordarci per farlo vedere “a persone di reciproca
fiducia”, proprio non l’abbiamo capita. Non è che lo potrebbe pubblicare sul
sito così facciamo prima? E a cercarlo, anche non bene bene, si troverebbe
subito. D’altra parte, poi, alla presentazione del Tg economico, il 18 marzo
scorso, è intervenuto il presidente dell’Abs Giacobbi che, tronfio d’orgoglio,
ha detto: “Soprattutto ci auguriamo che questo Tg avrà il merito di trasmettere
le positività delle nostre banche”. Beh, mi perdoni, ma ci vuole dire che non
c’è una affinità? Per inciso, che noi si sia scritto che Abs “finanzia” il Tg
economico, se l’è un pochino inventata, dottor Romeo.
Ma per tornare a
“Mazzini”, vogliamo darle atto di essere intervenuto, con coraggio e mettendoci
la faccia, in difesa pubblica di un suo redattore ingiustamente attaccato per un
commento politico, peraltro pertinentissimo, da un consigliere. Ah, no?
Non
si è schierato pubblicamente in difesa del suo redattore? Vabbé, nessuno è
perfetto, mi sembrava di averla sentita al bar.
Antonio FAbbri
Financo il
direttore mi ha comunicato che non avrebbe saputo fare meglio (chi volesse
leggere lo scritto del dottor Romeo: www.smtvsanmarino.sm/ attualita/2014/06/

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