Su 45 votanti 10 schede bianche e 3 nulle, nonostante anche Libera avesse annunciato il voto a favore per Catia Tomasetti. Ha preso più voti, 37, il nuovo membro del Condir proposto da Rete, Boni
I numeri tradiscono le lodi sentite nel dibattito Critica Rf sia sui mancati risultati, sia per le dichiarate interlocuzioni coi servizi segreti
ANTONIO FABBRI – La presidente Catia Tomasetti viene riconfermata alla guida di Banca Centrale per altri cinque anni, ma con una maggioranza piuttosto risicata rispetto a quanto ci si sarebbe potuti aspettare ad ascoltare di dibattito nel quale, a parte la dichiarata voce critica di Repubblica futura, gli altri interventi erano stati di appoggio al ri-nomina, compresa Libera che notoriamente ha da sempre un rapporto fitto con la presidente di Via del Voltone e che ne ha apertamente appoggiato la conferma, pur mettendo avanti anche un ordine del giorno, che sarà votato a fine seduta. Odg nel quale indica gli obiettivi per il prossimo mandato.
Si vedrà se verrà approvato, anche perché dalla maggioranza non ci sono state molte aperture, salvo qualcuna da parte di MotusLiberi, poi subito raffreddata dal capogruppo della Dc.
Critiche sui mancati obiettivi della presidenza Tomasetti, sono comunque arrivate anche dai banchi della magioranza. Qualcosa si è colto nell’intervento di Pasquale Valentini della Dc e anhce in quello di Emanuele Santi di Rete.
Comunque, il rinnovo è arrivato, anche se alle lodi ascoltate dal Pdcs su “capacità” e “professionalità” di Tomasetti, non sono seguiti i numeri, pur con l’appoggio caldeggiato dallo stesso Governo con il Segretario Luca Beccari che ha affermato “La maggioranza riconosce che il suo ruolo è stato adeguato e aderente alle aspettative”.
Quindi via via l’appoggio manifestato anche da , Gruppo misto di maggioranza, e anche da Libera per l’opposizione. Poi Rete che ha ribadito il proprio appoggio ma non “incondizionato”. La nomina “deve essere lo stimolo a fare meglio”, dice il movimento che invita a rinnovare lo statuto di Bcsm, circostanza che pareva inizialmente pregiudiziale al rinnovo della nomina, ma poi evidentemente gli equilibri di maggioranza hanno suggerito di anticipare la riconferma. Critica, come preannunciato, Repubblica futura su questa ri-nomina. Sia per i risultati non ottenuti, primo fa tutti il mancato memorandum di intesa con Bankitalia, sia una serie di situazioni gravi.
“Ci sono dei piccoli nei, se vogliamo chiamarli così – ha detto Nicola Renzi – Con questa ri-nomina il Consiglio grande e generale sta dicendo che è normale che un presidente di Banca Centrale possa dire di avere interloquito con i servizi segreti italiani. Allora, io non lo ritengo normale. Un presidente che ha detto anche di avere interloquito con la Commissione antimafia italiana. Ma anche di questo non si vuole parlare in quest’aula. La Commissione di inchiesta ha accetato che sia stato modificato un verbale del Condir, per fare cosa? Per erogre dei denari a BancaCis. Questo è scritto nella relazione della Commissione di inchiesta. E poi la cosa che abbiamo scoperto più recen- temente: la presidente della Banca centrale di San Marino è andata a Roma a fare delgi esposti contro dei sammarinesio Credo che queste siano cose che dovrebbero interrogare un po’ tutti e che invece non vengono prese in considerazione, perché deve passare un’altra vulgata”, ha detto Renzi.
Alla fine, pur con queste pesanti ombre, la nomina è passata anche se con numeri appena sufficienti, dato che su 45 votanti, ci sono satate 10 schede bianche e tre nulle. 32 i voti per la riconferma.
Sono stati invece 37 i voti a favore del candidato di Rete, Emanuele Boni, a membro del Condir.
Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23
