Lolli ‘tentò di truffare’ anche la questura di Rimini

Lolli ‘tentò di truffare’ anche la questura di Rimini

Giulio Lolli – ancora uccel di bosco – al centro dello vicenda Rimini Yacht, di cui era factotum, prima di sparire ha tentato ‘di ‘regalare’ una barca
anche alla questura di Rimini.

Lo riferisce Alessandra Nanni di Il Resto del Carlino.

La
proposta arrivò in Corso d’Augusto
tra marzo e aprile, quando il
bolognese già cominciava a sentirsi
franare il terreno sotto i piedi.

Con la maschera dell’imprenditore
numero uno, si disse disposto
ad accollarsi la spesa di un’imbarcazione che avrebbe ‘regalato’ ai
poliziotti riminesi in comodato
d’uso.

Ci avrebbe stampato sopra
il simbolo della Polizia di Stato, e
l’unica cosa che chiedeva in cambio
era che venisse esibita nei saloni
nautici.

A lui bastava il ritorno
di immagine, e loro ci avrebbero
guadagnato una motovedetta nuova
di zecca per dare la caccia ai cattivi.

Un’offerta allettante, a cui però
il questore, Oreste Capocasa,
non rispose con un entusiasmo pari
a quello con cui era stata fatta.

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