San Marino. Ex membri di Adesso.sm nella lista di Rf per le elezioni politiche, preoccupata la coalizione Democrazia e Libertà

San Marino. Ex membri di Adesso.sm nella lista di Rf per le elezioni politiche, preoccupata la coalizione Democrazia e Libertà

“Non stupisce più nessuno che il quotidiano ‘L’Informazione di San Marino sia particolarmente attento alle dinamiche che riguardano Repubblica futura tanto è che, immancabilmente, spunta lo scoop su dialogo Dc/Ar – Libera/Psd su potenziali esclusioni”.

Lo dice la coalizione Democrazia e Libertà, evidenziando in una nota che “la scorsa settimana c’è stato un approfondito confronto fra le due coalizioni, Dc-Ar e Libera-Psd, che si propongono entrambe come forze rappresentative alla guida del Paese, per valutare potenziali sinergie in attuazione alle disposizioni di legge che richiedono alle liste di esprimersi su eventuali ‘esclusioni da apparentamenti’”.

“Desta particolare preoccupazione il raggruppamento nella lista di Repubblica futura di esponenti della vecchia coalizione Adesso.sm e il tentativo di organizzare una pericolosa restaurazione dell’assetto politico che ha portato il Paese all’isolamento e al tracollo finanziario con una forte crisi di liquidità, due risoluzioni bancarie, un forte deficit di bilancio e artifici contabili atti a mascherare un debito fuori controllo”, manda a dire Democrazia e Libertà.

E ancora: “Dopo l’ipotesi di una grande coalizione, dunque, l’esclusione di Rf avrebbe rappresentato un segnale forte alla cittadinanza di discontinuità con il passato, ma anche uno stimolo per alcuni esponenti di Repubblica futura a guidarne un vero rinnovamento interno, per tornare positivamente protagonisti della vita politica sammarinese. Ciò non è stato. Ne prendiamo atto con dispiacere, pur accogliendo con favore la convergenza registrata con il Psd su questa possibile scelta emersa durante il confronto, con il quale dopo le turbolenze degli ultimi mesi si sta ritrovando la storica comunità di visione sui grandi tempi per il Paese”.

“L’ultima parola, in ogni caso, resta sempre ai cittadini”, asserisce infine Democrazia e Libertà.

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